Nel panorama di Pegli, come in ogni città di mare, le palme fanno parte dell’arredo urbano. Ma non solo. Rappresentano anche gli affetti, il ricordo. Qualcosa che abbiamo sempre visto e che ci ha sempre accompagnato.
Così è anche per le numerose specie che si trovano in delegazione: dalla piazza della chiesa dell’Immacolata a piazza Bonavino, da piazza Ponchielli al lungomare, passando per via De Nicolay e i Giardini Peragallo, che sono stati da poco rimessi a nuovo.
Purtroppo, però, questo panorama potrebbe in parte cambiare, entro poco tempo. Lo si è già potuto constatare di fronte alla chiesa principale di Pegli, dove una palma è stata tagliata e rimane solo il suo tronco. A suscitare una profonda tristezza.
Come mai? La causa, o meglio la malattia, si chiama punteruolo rosso. Un terribile insetto che assale la corteccia degli alberi, penetra nel profondo e provoca danni irreversibili, facendo morire le piante più belle che caratterizzano un po’ tutta la Liguria. Sembra impossibile ma è così: un piccolo, minuscolo parassita è in grado di piegare la forza, il vigore e l’elasticità di palme alte anche trenta metri, altrimenti resistenti a ogni agente atmosferico: vento, pioggia, tempesta, caldo atroce, freddo rigidissimo.
Il punteruolo da anni infesta il levante della regione: a Rapallo, Chiavari e Sestri ne sanno qualcosa e molte palme sono state sacrificate, perché il pericolo, una volta morte, è che possano abbattersi, causando danni a persone e cose. Quando il punteruolo ha attaccato, resta pochissimo margine. L’unica via è prevenire, sperare di ‘prenderlo in tempo’. Un po’ come un tumore maligno per gli umani. Negli ultimi tempi, dopo aver funestato l’altra riviera, il punteruolo è tornato ad affacciarsi a ponente. A Pegli ne hanno fatto le spese già alcune palme, ormai tagliate, altre si sono ammalate. Mauro Avvenente, consigliere comunale del Partito Democratico ed ex presidente del Municipio VII Ponente, ha segnalato nei giorni scorsi la criticità a Comune e Aster.
“Temo - afferma - che l'ospite più indesiderato, odioso e devastante, di cui avremmo certamente fatto a meno, sia arrivato a Pegli. Il punteruolo rosso pare stia colpendo le nostre splendide palme Fenis Canariensis. Sulla piazza della chiesa Immacolata qualche settimana fa hanno dovuto capitozzare una bellissima palma e adesso alcuni cittadini mi segnalano che una palma nei giardini di via De Nicolay ha assunto le caratteristiche tipiche di quelle colpite dal maledetto parassita”.
Si corre contro il tempo, per salvare i giardini: “Ho già provveduto - prosegue Avvenente - a segnalare il problema ai tecnici di Aster, i quali verranno a fare immediatamente un sopralluogo. Pare che questa invasione che mette a rischio i nostri giardini fosse solo una questione di tempo, infatti sulle riviere liguri il punteruolo ha già fatto scempio di moltissimi esemplari di palma. Non oso neppure immaginare i giardini Peragallo o i De Andrè e tutti gli altri giardini privati di queste essenze arboree che ormai da secoli ne caratterizzavano l'aspetto”.
Il punteruolo rosso attacca preferibilmente le palme ad alto fusto, quelle decisamente più belle dal punto di vista estetico, oltre che le ‘storiche’ per quanto riguarda Pegli, quelle a cui i cittadini sono più affezionati, mentre il feeling con le Washingtonie piantate sul lungomare dopo i lavori dei primi anni Duemila non è mai scattato. E, per giunta, questi alberi per ora non corrono alcun rischio, in quanto meno ‘graditi’ al tremendo punteruolo.
“Il responsabile di Aster mi ha parlato a lungo - osserva Avvenente - Purtroppo il trattamento preventivo contro il punteruolo è molto dispendioso e dopo un certo stadio della malattia può anche risultare inefficace. Ad ogni modo, mi ha promesso che cercheranno di salvare il salvabile. Restiamo fiduciosi e in attesa di aggiornamenti”.
Ci mancavano le palme malate. Anche loro piangono, per la triste sorte di questa tristissima estate genovese.