Renzo Piano, descrivendo il nuovo ponte di Genova concepito nel suo progetto ai microfoni della Rai da Londra a margine dell'inaugurazione di una mostra a lui dedicata dalla Royal Academy britannica, ha spiegando che sarà "realizzato presto per durare migliaia di anni", sarà "solido" ma senza diventare un monumento ai caduti: "I lutti non si dimenticano, ma vanno elaborati - ha dichiarato Piano - Elaborare un lutto significa metabolizzarlo, farlo diventare parte di te stesso e non c'è nulla di funereo".
Per Piano uno dei piani fondamentali su cui affrontare la questione riguarda i tempi necessari alla ricostruzione: "Fare presto - ha sottolineato l'architetto - significa lavorare con l'acciaio. A Genova si costruiscono navi e quindi ci sono le competenze"
Piano ha infine sottolineato di ritenere che non ci saranno intoppi burocratici a rallentare lì'inizio dei lavori, confermando di essere fiducioso sulle prospettive della ricostruzione:"Il cantiere è un luogo magico e di solidarietà, dove nasce l'orgoglio di fare insieme qualcosa. Sono certo che succederà anche a Genova, che è detta La Superba non perché pecchi di superbia, ma perché è dignitosa e ha notevoli capacità".