Scrive Danilo Bruno, portavoce dei Verdi Savonesi:
"Ieri la stampa locale dava notizia che a breve sul Priamar sorgerà un giardino di frutti locali: chinotti, pernambuchi,…
Coglieremo chinotti e pernambuchi mentre
La città affonda nella spazzatura, è sempre più sporca e si avvia senza alcun programma industriale la privatizzazione di ATA;
Coglieremo chinotti e pernambuchi mentre
La mobilità urbana è sempre più disastrata e rivolta al mezzo privato mentre TPL si avvia alla progressiva privatizzazione in assenza di progetti di riduzione dell’inquinamento e di integrazione treni e bus;
Coglieremo chinotti e pernambuchi mentre
Le banchine di attracco delle navi da crociera non saranno elettrificate, il nodo di stradale di Albisola rimarrà una cappa permanente e costante di inquinamento pure in presenza dell’Aurelia bis e la futura piattaforma non verrà collegata via rotaia in modo sufficiente a trasferire il traffico da gomma a treno;
Coglieremo chinotti e pernambuchi mentre
La cultura a Savona sarà sempre più ridotta al nulla e i musei a cominciare da quello archeologico continueranno ad aprire a singhiozzo o a non aprire praticamente proprio (Museo Pertini-Cuneo) in assenza di adeguati contributi comunali;
Coglieremo chinotti e pernambuchi mentre
In città non si parla di raccolta differenziata spinta e porta a porta;
Coglieremo chinotti e pernambuchi mentre
Aspettiamo che l’opposizione in particolare di centrosinistra si svegli dal proprio storico letargo e insieme alle forze ecologiste e civiche sappia esprimere un progetto, che abbandoni il cemento per affermare una diversa idea di città inclusiva e accogliente.
Ma (intanto)
Coglieremo chinotti e pernambuchi..."