Tra i nomi ci sono quelli che già ci si aspettava, di società e privati. Stiamo parlando di quelli iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Genova per il crollo di ponte Morandi, avvenuto lo scorso 14 agosto.
Si tratta prima di tutto di Autostrade, l'unica società presente, oltre a venti nomi. Tra questi, 8 dirigenti di Autostrade: l’amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore del Primo Tronco di Genova Stefano Marigliani con Strazzullo e Riccardo Rigacci; il direttore centrale Operation Paolo Berti, Michele Donferri (direttore delle Manutenzioni), Mario Bergamo (l’ex direttore delle manutenzioni di Autostrade) e Massimo Meliani.
Poi sono del Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti i vertici dell'Unità di vigilanza: il direttore generale Vincenzo Cinelli e il predecessore Mauro Coletta e Bruno Santoro, capo Divisione tecnico-operativa della rete autostradale e che attualmente fa parte della commissione istituita dal Ministro Toninelli.
A questi si aggiungono ingegneri del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Piemonte la Valle D'Aosta e la Liguria: il provveditore Roberto Ferrazza e i suoi collaboratori Salvatore Bonaccorso e Giuseppe Sisca, e Carmine Testa, capo dell’Ufficio ispettivo.
Altri nomi non sono quelli degli ingegneri della Spea Engineering, società controllata del gruppo Atlantia: Massimiliano Giacobbi, Massimo Bazzarelli ed Emanuele De Angelis