Millesimo scalda i motori per il tradizionale appuntamento con la ventiseiesima edizione della Festa Nazionale del Tartufo, in programma da venerdi 28 a domenica 30 settembre.
Sulla scia del successo passato, tale rassegna rappresenta sia per il Comune di Millesimo, sia per la Provincia di Savona, un evento oramai consolidato in grado di attirare sul territorio un grande flusso di visitatori (esperti o meno) interessati a una conoscenza approfondita di questo pregiato prodotto attraverso la storia e i sapori nelle sue varie declinazioni gastronomiche. Il tutto legato alla valorizzazione del territorio locale (anche alla luce della presenza del comune di Millesimo nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”) con la promozione sia dell'artigianato, sia dei prodotti del posto.
Il legame tra il tartufo e il territorio rappresenta un legame imprescindibile, in quanto, il tartufo nasce e cresce solamente dove trova un ambiente ideale a soddisfare le proprie necessità, in pianura come in collina, nell'entroterra come sulla costa, purché il terreno sia adatto.
"Il Comune di Millesimo - spiega in una nota - ha sempre condiviso il progetto e le iniziative intraprese dall'associazione Nazionale Città del Tartufo per l'ottenimento dell'ambito riconoscimento di patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'UNESCO e ha partecipato a tutte le fasi del percorso di candidatura sin dal 2012".
"Nel tratto ligure del fiume Bormida, che lambisce il nostro centro storico - proseguono dal Comune valbormidese - si trovano le prime dorsali dell'Alta Langa, teorie infinite di colline che dal crinale appenninico, a pochi chilometri dal mare, degradano via via fino alle rive del Tanaro. In queste colline, dalle mille valli che ne discendono i versanti ora verso est ora verso ovest, si ritrovano tutte e nove le specie dei tartufi di cui è ammessa la raccolta e la commercializzazione: in primis il Tartufo Bianco Pregiato, seguito dal Nero Pregiato e, fra le specie minori, una netta prevalenza di Brumale e Scorzone".
"Anno dopo anno, con un continuo lavoro di riscoperta, promozione e divulgazione, il Tartufo ha occupato un posto di primo piano fra le produzioni tipiche locali e, insieme ad esse, contribuisce a caratterizzare la val Bormida peraltro scrigno di storia, cultura, natura e arte culinaria" concludono dal Comune millesimese.
Il programma della tre giorni (ancora in fase di ultimazione) sarà reso noto nelle prossime settimane.