- 28 agosto 2018, 12:47

Genova, Farmacia Serra racconta il crollo del ponte al mondo

Con i suoi tweet e il blog, Edoardo Schenardi della Farmacia Serra di Voltri fa un servizio al cittadino: perfino Bbc World, New York Times e Aljazeera lo hanno intervistato il giorno del crollo di ponte Morandi (VIDEO e FOTO)

Genova, Farmacia Serra racconta il crollo del ponte al mondo

Che abbiano sempre fatto un servizio pubblico, al cittadino, anche oltre le loro mansioni di farmacisti, si sa. Anche che siano molto social (li avevamo intervistati solo due mesi fa come protagonisti della serie web “Digitali Per Caso”), ma stavolta hanno fatto ancora di più. Perché sono stati loro a essere portavoce di Genova nel mondo, e cronisti in tempo reale, anche oltreoceano, della tragedia che la città stava vivendo in quel drammatico 14 agosto scorso quando il ponte Morandi è crollato.

Si tratta appunto di Edoardo Schenardi, della Farmacia Serra di Voltri, ma anche dei figli, intervistati da Bbc, New York Times e Aljazeera, solo per citarne alcuni dei più noti media internazionali. È iniziato tutto, infatti, dalle 14.30, con i primi contatti attraverso i Social Network, in particolare Twitter, fino alle 18.30, con un susseguirsi di telefonate e interviste in diretta, tanto che quel giorno l’account della farmacia ha raggiunto 1 milione e 800 mila impressioni.

“Un dato, per così dire, folle, e che indica che a forza di retweet, eravamo tra i primi 5 più visibili al mondo sul posto – spiega Edoardo – forse perché l’account @Farmaciaserrage è facile da reperire e avevamo postato molto materiali. Pensavo fosse uno scherzo all’inizio, quando la dottoressa mi ha detto che c’era il New York Times al telefono, ma purtroppo era vero”.

Ed era così vero che, appunto, l’intera famiglia Schenardi è finita su tutti i principali network del mondo: “Il fatto che ci abbiano contattati dà l’idea dell’impatto mondiale che ha avuto l’evento, ma la cosa strana è che abbiano telefonato direttamente in farmacia: prima la Bbc World, dicendo che voleva parlare con chi si occupa dell’account Twitter, cioè io – continua Edoardo - e poi, la cronista del New York Times, che stava venendo a Genova. Con lei ho fatto l’intervista in italiano, mentre con la Bbc l'ho fatta prima telefonica alle 17.30 e poi con una diretta Skype alle 18.30. Dopo ho delegato i miei figli”.

Ed è così che Margherita, che ha studiato in Spagna per un anno, ha fatto l’intervista in diretta tv in spagnolo con RT News, mentre a parlare con Aljazeera è stato Guglielmo, sentito anche dal giornale brasialiano Fohla de S.Paulo e con media giapponesi e australiani.

“Finché non siamo più riusciti a gestire tutto – spiega Edoardo - e poi non aveva senso andare avanti a dire cose senza sapere esattamente come fosse la situazione”, anche se la farmacia, attraverso il proprio blog e i tweet, ha sempre mantenuto notizie aggiornate. “Abbiamo un mini archivio su quella zona dal giorno stesso. Subito abbiamo dato indicazioni sulla viabilità, per esempio, come arrivare all’aeroporto o gli orari dei battelli, e poi quali sono le fonti da cercare, come Regione, Protezione civile a Comune. L’idea era: siamo visibili, rendiamoci utili. Per esempio oggi il traffico è congestionato, specialmente a Multedo e la cosa assurda è che le macchine in coda hanno tutte un solo passeggero”.

Insomma notizie utili in tempo reale, come in effetti hanno sempre fatto, anche in passato, anche quando Genova è stata colpita da un’altra tragedia: l’alluvione. “Eravamo tra quegli account che faceva da collettore anche per persone meno visibili, e c’è sempre capitato che ci fosse chi ci contattava chiedendo di diffondere informazioni. Per esempio, ci siamo mossi per un uomo che aveva perso tutto con l’alluvione e aveva bisogno di un furgone: abbiamo tweettato a Europ Assistance, che a sua volta ha usato i social in modo utile e si è preso carico di lui”. Diventando, anche allora, un case history positivo di come un’azienda o un privato possa usare il web in modo positivo. “Abbiamo ottenuto anche un bagno chimico in questo modo: è diventato un lavoro di servizio”.

Così come lo è stato, sempre in quella occasione, ma che può valere anche per la tragedia del ponte, il parere chiesto a psicologhe specializzate nella gestione dei bambini dopo eventi traumatici: “Avevamo chiesto a un’amica psicologa, Gloria Bevilacqua, come comportarci per le attività d’emergenza con i bambini e ne abbiamo tratto un vademecum che abbiamo postato per fare sapere ai genitori come comportarsi con i figli da zero a 18 anni per gestire l’impatto dopo eventi tragici. La logica è quella di fornire ai genitori genovesi un’indicazione data da chi lo fa professionalmente e a livello top in Italia, perché non sono in molti a occuparsi di questo aspetto”.

E infatti il 20 agosto scorso è stato ospite anche di Radio Tre alla trasmissione “Tutta la città ne parla”, con gli altri genovesi Alessandro Cavo, Barbara Fiorio e Marco Aime, “che sono quelli che in genere vanno a dare risposte su argomenti genovesi quando lo spunto è rendersi utili”.

Come utili sono anche gli hashtag lanciati su Twitter dalla Farmacia Serra: #veniteagenova, con foto del Porto Antico scattata da loro: “tanti chiedono cosa possono fare per aiutare Genova: possono venirci e visitarla, ecco cosa possono fare. Bisogna spiegare che si può venire, altrimenti le persone fanno presto a cambiare città e ad andare a Venezia o Firenze”. E poi c’è #cosebelleagenova: “è una nostra iniziativa lanciata nel 2016 e che è diventata una rubrica per il weekend, perché capita spesso che ci chiedano cosa vedere oltre all’Acquario e così diamo degli spunti”.

 

Medea Garrone

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