- 28 agosto 2018, 16:45

Crollo ponte, M5S: "Arricchimento criminale di Autostrade, colpa dei Governi precedenti"

I deputati pentastellati commentano in commissione Trasporti: "Nel 2017 Autostrade per l'Italia ha intascato ricavi per quasi 4 miliardi di euro: che ne hanno fatto? Un quadro vergognoso, frutto della totale assenza di vigilanza da parte dei governi precedenti"

Crollo ponte, M5S: "Arricchimento criminale di Autostrade, colpa dei Governi precedenti"

Dopo la pubblicazione da parte di Autostrade per l’Italia della convenzione stipulata col Mit, i deputati del Movimento Cinque Stelle commentano così in commissione Trasporti: "Finalmente sul sito del ministero dei Trasporti sono state integralmente rese pubbliche le convenzioni delle concessioni affidate ai gestori che dovrebbero garantire ai cittadini viabilità sicura sui circa seimila chilometri di autostrade italiane. I profitti stratosferici di queste società, ora tristemente sotto gli occhi di tutti, mostrano un sistema di arricchimento criminale. Nel 2017 Autostrade per l'Italia, come ha spiegato il ministro Toninelli, ha intascato ricavi per quasi 4 miliardi di euro e un Ebitda di quasi 2,5 miliardi, pari al 62% del fatturato. Come se non bastasse, i lavori sulla rete autostradale sono stati affidati per oltre il 40% alle loro stesse società: così la concorrenza viene aggirata e i guadagni raddoppiano".

E domandano provocatoriamente: "Che ne hanno fatto di quei guadagni se nel 2016 gli investimenti si sono ridotti del 20% rispetto al 2015 e per la manutenzione è stato speso il 7% in meno? Qualcuno si spartiva dividendi mentre strutture come ponte Morandi a Genova scricchiolavano in attesa di interventi fondamentali".

Per concludere: "Un quadro vergognoso, frutto della totale assenza di vigilanza da parte dei governi precedenti. Tra l'interesse dei cittadini e quello dei concessionari, per anni i Governi passati hanno scelto questi ultimi, consentendo livelli di rendimento semplicemente assurdi a fronte di un rischio imprenditoriale nullo, con infrastrutture realizzate con soldi pubblici e con i sacrifici di due generazioni di italiani. Di queste ingiustizie dovrà rispondere il ministro Delrio, che nel suo mandato con il Pd avrebbe dovuto controllare, così come i suoi predecessori a partire dagli anni Novanta. I nodi stanno venendo al pettine grazie all'operazione trasparenza che il Governo del Cambiamento conduce con costanza e determinazione, nonostante attacchi e pressioni indebite. Chi ha sbagliato pagherà".

rg

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