Al 30 giugno di quest’anno gli amministratori d’impresa in Liguria sono 102.174,
quasi 2mila in meno rispetto alla stessa data di cinque anni fa: questo calo è la
sintesi di un diverso movimento tra le classi di età, a vantaggio di quelle over 50
rispetto ai più giovani.
Tra il 2013 e il 2018 i capitani d’impresa over 50 sono aumentati del 12,7%,
passando da 57.293 a 64.585: di questi 46.732 hanno un’età compresa tra i 50 e i 69 anni (+8,9%) e 17.853 oltre i 70 anni (+24,3%). In calo del 20,6% i più giovani (da 44.799 a 35.548): la categoria più penalizzata riguarda la fascia d’età tra i 30 e i 49 anni (-20,8%) rispetto a quella tra i 18 e i 29 anni (-17,2%).
Nei cinque anni considerati, il fenomeno dell’invecchiamento, in termini assoluti,
caratterizza quasi tutti i settori produttivi, in particolare le attività dei servizi di
alloggio e ristorazione (+1.347) e il commercio (+1.374), settori tradizionalmente
“forti” nell’economia regionale che hanno saputo resistere all’ondata negativa della
crisi.
Situazione diametralmente opposta per gli amministratori under 50, la cui riduzione si registra in tutti i comparti: poche eccezioni per i giovanissimi (da 18 a 29 anni), che crescono nell’agricoltura (+32), nei servizi di informazione (+5), nei servizi di supporto alle imprese (+10) e nell’istruzione (+12). Da un’analisi a livello territoriale, Genova risulta la provincia con la più alta incidenza di amministratori d’impresa over 70 e la più bassa per quelli under 30.