- 26 agosto 2018, 10:40

Crollo ponte, Cozzi: "La procura non ha fretta, ma le indagini vanno veloci"

Il procuratore Francesco Cozzi sulla tragedi di ponte Morandi: "Se mi dicono che c'è un rischio per l'incolumità pubblica allora d'accordo, non fermerò né ostacolerò in alcun modo i lavori per l'abbattimento del ponte, altrimenti si vedrà"

Crollo ponte, Cozzi: "La procura non ha fretta, ma le indagini vanno veloci"

La Procura non ha fretta. Lo ha detto e lo ribadisce Francesco Cozzi, il procuratore di Genova che indaga sulla tragedia di ponte Morandi.

“Se mi dicono che c'è un rischio per l'incolumità pubblica allora d'accordo, non fermerò né ostacolerò in alcun modo i lavori per l'abbattimento del ponte, altrimenti si vedrà, si valuterà ogni passaggio con l'aiuto dei nostri consulenti. Il tempo che ci prenderemo – continua - deve essere un tempo utile, ricco, sensato. Ma non possiamo pensare di prendere decisioni sulla base del ripristino della viabilità".

Nel caso in cui, invece, la condizione dei due monconi dovesse peggiorare e creare dei rischi per l’incolumità dei cittadini, tanto da richiederne l’abbattimento, "chiederemo che venga fatto in modo da consentire di salvaguardare le possibili fonti di prova. In realtà lo abbiamo chiesto fin dal primo giorno: tutto quel che è stato fatto finora sul luogo del crollo ha tenuto conto di questa esigenza".

Relativamente a eventuali responsabili, Cozzi conclude: “Posso solo dire che le cose vanno abbastanza speditamente. È prematuro fare numeri, anche perché la Guardia di Finanza ha sequestrato una gran mole di materiale da analizzare e nel quale orientarsi. E vorrei mettere in chiaro fin da ora una cosa": "indagare questo o quello non sarà una affermazione di responsabilità. Vorrei ricordare a tutti che non c'è nessun automatismo".

rg

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