Genova silenziosa, con le saracinesche dei negozi abbassate e bandiere a mezz'asta per il giorno dei funerali di Stato. Il lutto è un sentimento continuo e ininterrotto nella città intera.
Ma in tutta la Liguria, stamane, in concomitanza con le esequie solenni per le vittime del crollo del ponte, è stato osservato un minuto di silenzio. Anche dai bagnanti sulle spiagge; in alcuni casi accompagnati dalle sirene dei mezzi di soccorso.
"Il viadotto è crollato: non era solo un pezzo importante di autostrada, ma una via necessaria per la vita quotidiana di molti, un'arteria essenziale per lo sviluppo della Città. Genova però non si arrende". Così il cardinale Angelo Bagnasco nell'omelia pronunciata ai funerali, presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le massime autorità nazionali e locali.
"Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato - ha affermato l'arcivescovo - uno squarcio nel cuore di Genova" e, ha aggiunto, che "qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire".
Nel padiglione allestito alla Fiera con i feretri e l'altare, circa 5 mila persone e un dispiegamento imponente di sicurezza: 400 unità delle forze dell'ordine. Alla funzione hanno partecipato anche l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci e il presidente Fabio Cerchiai.
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