Eventi - 02 agosto 2018, 08:20

Ad Albisola "Il vecchio e il mare" con Alinghieri e l'Ensemble Hemingway

Lo spettacolo si terrà lunedi 6 agosto alle ore 21 presso la Terrazza sul Mare

Ad Albisola "Il vecchio e il mare" con Alinghieri e l'Ensemble Hemingway

Lunedì 6 agosto (ore 21) presso la Terrazza sul Mare ad Albisola Superiore con Il vecchio e il mare, spettacolo concerto interpretato da Roberto Alinghieri e dall’Ensemble Hemingway, prosegue la rassegna “In movimento. Voci e suoni da un racconto mediterraneo”, progetto diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure nell’ambito di STAR – Sistema Teatri Antichi Romani. Lo sostengono MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Liguria – Assessorato alla Cultura, Comune di Albisola Superiore – Assessorati alla Cultura, al Turismo e allo Sport. L’ultima data del programma, il 23 settembre nell’area archeologica di Alba Docilia, rientra nelle Giornate Europee del Patrimonio 2018. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio è un progetto di Sergio Maifredi e Tullio Solenghi, prodotto da Teatro Pubblico Ligure.

Ascoltando Il vecchio e il mare ad occhi chiusi, di fronte al mare, saremo tutti il vecchio Santiago, il vecchio che parla da solo, che racconta la sua lotta contro i propri limiti e le proprie paure; saremo tutti sulla sua barca, in mezzo all'oceano. Il mare come luogo di sfida, di riflessione obbligatoria e profonda. L'uomo ha un arpione, il pesce spada ha una spada… Il pesce spada è un pesce nobile, non è uno squalo e la nobiltà dello scontro si misura ad ogni strappo dell'animale, ad ogni giro di lenza… Un racconto semplice, la storia di un vecchio, di un ragazzo che lo aspetta, che vinca o che perda, per imparare da lui, di un marlin e di tanti, troppi squali: una storia al limite della morte. Tanti temi nel capolavoro di Hemingway che nel 1959, con il film di Sturges interpretato da Spencer Tracy, vinse un oscar: non per l'interpretazione, ma per le musiche. Il grande Dimitri Tiomkin, autore delle più belle colonne sonore internazionali dagli anni ‘30 agli anni '60, compose le musiche che facevano da contrappunto efficace ai silenzi del mare e agli stati d'animo evocati da Hemingway.

Uno spettacolo con un grande attore e 6 musicisti che ripercorre l'intero romanzo e le sue drammatiche sfumature attraverso le parole del grande scrittore nella storica traduzione di Fernanda Pivano e le musiche tratte dalla colonna sonora del celebre film. Ne sono protagonisti: Roberto Alinghieri (voce) e l’Ensemble Hemingway, ovvero Giuseppe Bruno (direzione e pianoforte); Bruno Fiorentini (flauto); Valentina Renesto (sax alto, voce); Francesca Simonelli (sax tenore); Valerio Giannarelli (violino); contrabbasso: Danilo Grandi (contrabbasso).

PROSSIMO SPETTACOLO

Domenica 23 settembre 2018, ore 21

Albisola Superiore, Villa romana di Alba Docilia

Ingresso libero

“In movimento. Voci e suoni da un racconto mediterraneo”

ERMANNO BENCIVENGA

UCCIDETE SOCRATE!

Come la democrazia ateniese si liberò di un personaggio scomodo

Progetto di Sergio Maifredi ed Ermanno Bencivenga

Produzione Teatro Pubblico Ligure

Progetto STAR – Giornate Europee del Patrimonio

Un uomo povero, piccolo, brutto; ma incontenibile. Un uomo che accetta di non avere un lavoro e di vivere di stenti pur di poter passare tutto il suo tempo a porre domande ai suoi concittadini. Non perché abbia risposte: sostiene di non sapere nulla e di non avere nulla da insegnare. Ma perché ha il diritto, e il dovere, di chiedere conto a ogni forma di autorità – politica, sociale, culturale – dei fondamenti, delle ragioni della sua autorità. E, quando l’autorità dimostra di non avere fondamenti credibili, di criticarla e metterla alla berlina. Nei cinquant’anni in cui svolge la sua attività in Atene – simile, lo dice lui stesso, a un tafano che tormenta un grosso e placido cavallo – Socrate è odiato dai potenti e ammirato dai giovani, finché i primi decidono di intentargli un processo (non a caso, per corruzione dei giovani) in cui sarà condannato a morte. E allora il tafano si erge a grande archetipo morale dell’Occidente: difendendosi con dignità, rifiutandosi di sfuggire a una pena ingiusta ma infertagli nel pieno, formale rispetto delle leggi (perché, dice, non bisogna rispondere al male con il male), affrontando la morte con coraggio ed equilibrio.

 

c.s.

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