Che il tema dell’estate sia l’imposta di soggiorno, appena introdotta in provincia di Savona, è fuori da ogni dubbio. Ma se da una parte è vero che sull’argomento si è ascoltata spesso la voce degli albergatori, suddivisi tra i “possibilisti”, pronti a sostenere che il gettito d’imposta potrebbe contribuire a rilanciare l’immagine del territorio, e i fermamente contrari, non si parla mai delle posizioni di una categoria molto importante: gli agenti immobiliari.
Si tende sempre ad associare l’imposta di soggiorno alle strutture ricettive, come alberghi, residence, B&B, agriturismi, campeggi, ma non si pensa che le numerose agenzie immobiliari presenti in ogni paese della nostra Riviera Ligure hanno un bacino importante di affitti stagionali, anch’essi sottoposti all’imposta di soggiorno.
Quindi, che ne pensa la categoria? Lo abbiamo chiesto a Fabio Becchi, titolare dell’agenzia “Investicasa” e presidente provinciale FIAIP Savona: “Sicuramente siamo completamente contrari a questa imposta e lo abbiamo detto fin dal primo momento. In questo momento di turismo altalenante non va certo a migliorare una situazione già di per sé difficile.
Però nello stesso tempo sono stato orgoglioso di aver fatto parte del tavolo con la Regione nel quale abbiamo messo i puntini sulle i per quanto riguarda l’offerta in cambio dell’imposta. In particolare come Fiaip ci siamo battuti per l’introduzione della tourist card, ritenendo che dare un ulteriore servizio possa addolcire la pillola. Detto questo, certamente noi agenti immobiliari non possiamo andare in casa dei sindaci chiedendo di non metterla, ma chiediamo almeno in cambio di combattere l’abusivismo, di non far passare il sottobanco, di andare a setacciare tutte quelle ‘signora Pina’ che fuori dal portone scrivono quasi di nascosto affittasi appartamenti. E devo dire che ringrazierò personalmente alcuni sindaci, perché ho visto che la cronaca ha dato il giusto risalto alle prime multe per abusivismo in questo settore a Pietra Ligure e a Finale.
Inoltre noi stessi, come Fiaip, ci stiamo attivando per organizzare degli incontri con Assoutenti proprio dedicati alla piaga dell’abusivismo. La legge è uguale per tutti e deve esserlo, non solo per quei poveretti che lavorano sempre onestamente e alla luce del sole, pagando tutto ciò che va pagato. Vorrei infine ricordare che alla categoria degli agenti immobiliari l’introduzione di questa imposta complica – e non di poco – la contabilità, c’è un grande lavoro a monte da effettuare per registrare tutti i dati”.
Tornando alla tourist card, qualcuno tra le tante categorie ricettive l’ha definita “incompleta” o “mutilata” perché ritenuta carente sul piano della mobilità. È vero?
“In partenza la tourist card doveva nascere proprio per facilitare l’offerta in questi settori: carnet di biglietti per i mezzi pubblici, parcheggi, bus navetta e collegamenti tra costa ed entroterra, ma l’importante adesso è che la card parta. Arriviamo a settembre in via sperimentale, poi avremo tutti i tavoli a cui sederci per aggiustare il tiro. Buoni gli sconti offerti al momento sulle attrattive e le realtà del territorio, ma la mobilità resta l’argomento al primo posto”.
A proposito di “arrivare a settembre”: nel frattempo la stagione come va?
“È cambiato completamente il mercato: cambia il modo di richiesta del periodo e persino la mentalità nel fare vacanza: dieci anni fa chi chiedeva il weekend andava in albergo, era impensabile affittare un appartamento solo per due o tre giorni, oggi invece le agenzie sono costrette a prendere tutto, i ritmi sono sempre più frenetici, il mercato del cliente che una volta prenotava da giugno a settembre è finito, bisogna sapere andare incontro ai cambiamenti e stare sempre al passo con i tempi.
E, soprattutto, contano comunicazione e visibilità: l’agenzia che scrive sulla porta ‘Locazioni’ e sta alla scrivania ad aspettare che entri qualcuno è destinata a diventare solo un puntino invisibile su Google Maps. Oggi abbiamo la concorrenza di siti di booking, di piattaforme on line per il B&B, dobbiamo lavorare su tutte le risorse tecnologiche possibili per promuovere la nostra offerta”.