Non solo hanno ripulito dalle plastiche i fondali e tutte le spiagge di Capo Noli - da quelle a ponente dell'hotel Capo Noli fino a quelle, bellissime, oltre il capo, in località Le Cave - ma hanno anche individuato molte piccole criticità cui porre rimedio entro breve.
Un bilancio più che positivo, dunque, per la tappa nolese del Tour Spiagge Plastic Free del WWF Italia, che nella giornata di giovedì 28 ha visto la partecipazione e l'impegno di numerosi volontari. Chiamati a raccolta, oltre che dal WWF, anche dal Comune di Noli, dal Centro Diving Divenjoy e dalla Polisportiva Nolese Outdoor. A dar man forte anche i giovani profughi dello SPRAR (Sistema Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) presenti nei Comuni di Noli e Spotorno, coordinati dal consigliere comunale nolese Enrico Pollero.
"A fine giornata si sono contati una ventina di sacchi di spazzatura proveniente, più che dalle spiagge (risultate abbastanza pulite) dalle scarpate ricoperte di vegetazione al di sotto dell'Aurelia e dai fondali dove - come afferma Riccardo Gambacorta di Divenjoy - sono stati raccolti chilometri di fili di nylon provenienti da lenze perse o abbandonate".
"Siamo ben consci - dice Marco Piombo, responsabile WWF Liguria - che il nostro gesto non è che una goccia in un mare (di rifiuti, ndr) ma siamo certi che possa servire a sensibilizzare verso questa emergenza planetaria. Non ci stancheremo mai di ricordare che questo nuovo killer dei mari mInaccia la biodiversità e invade coste e mare aperto, causando oltre il 90% dei danni alla fauna marina. La maggior parte della plastica non è biodegradabile, ma resta dispersa in natura per centinaia o migliaia di anni".
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