Oggi ad Albenga si è tenuta la seconda edizione del prestigioso premio Re Carciofo 2018, quest’anno consegnato da Enzo Bellissimo, patron e oste della Cantina di Re Carciofo, nelle mani di una grande firma della televisione italiana Antonio Ricci.
Profondamente legato alla Liguria, nel 2004 acquista da Christie’s e poi dona alla Biblioteca Renzo Deaglio e alla Pinacoteca di Alassio le carte di Carlo Levi. A soli 29 anni, firma come autore la prima serata del sabato di Raiuno (Fantastico), ma, prima di dedicarsi alla scrittura, svolge l’attività di insegnante e Preside in un istituto superiore di Genova.
Straordinaria la sua esperienza didattica alla Sorbona di Parigi, dove, nel 1999, tiene un ciclo di tre lezioni sulla televisione.
Da 30 edizioni firma il cult televisivo Striscia la notizia sostenendo: “Agisco per legittima difesa, cerco di resistere alla delinquenza del potere”.
Per non dimenticare il mitico format satirico di Drive In che cambiò la storia dei programmi satirici e di costume all’italiana.
Da allora Antonio Ricci ha scritto programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana, precorrendo i tempi e destrutturando attraverso un nuovo linguaggio i canoni preesistenti.
Questo di Re Carciofo sigla una serie di premi importanti alla carriere di questo grande ligure: 2007 il Premio Satira Politica, riconoscimento alla carriera consegnato in occasione dei vent’anni di Striscia la notizia; nel 2011 ritira il Premio Margutta per la Sezione Autore Televisivo, come riconoscimento per la sua carriera, e il Premio Giornalistico Cinque Terre per avere saputo “innovare brillantemente il giornalismo d’inchiesta e di costume”. L’ammontare del premio viene interamente devoluto da Ricci alla Croce Bianca di Albenga. Lo stesso anno, a Imperia, nel corso della rassegna cinematografica Musicals Movies & Co., gli viene consegnata la medaglia della Presidenza della Repubblica, come riconoscimento “per il suo ruolo di geniale innovatore nel campo dello spettacolo”.
Ma qual è il significato profondo di questo premio che torna oggi, dopo la consegna del Carciofo d’Oro a Monsignor Borghetti nel 2015?
Lo si trova nella parola PASSIONE. Una passione che Enzo Bellissimo rappresenta qui ad Albenga e che manifesta giorno dopo giorno nel condurre la prestigioso Cantina di Re Carciofo con un amore profondo per la sua terra, così spigolosa e ostica a un primo sguardo e allo stesso tempo scrigno di bellezze insospettabili e sapori d’altri tempi. Tutto simbolicamente rappresentato in questo premio occasione unica per celebrare chi è diversamente unito da questa passione. Proprio come Monsignor Borghetti e Antonio Ricci che hanno portato fuori dai confini liguri l’originalità del loro operato, l’arguzia l’estro e l’ironia della Liguria.
“La mia cantina è la tavola che gli amici condividono dopo una giornata di lavoro e frenesia: la spartizione del cibo che stuzzica, che diverte e rilassa” afferma Bellissimo.
Sul premio Monsignor Borghetti afferma: "Partecipare come premiato alla prima edizione del Carciofo d'oro , idea brillante di Enzo, è stato un onore da un lato e dall'altro un vero e concreto segno di accoglienza nella comunità cittadina di Albenga. Da poco ero arrivato e subito un abbraccio caldo e carico di amicizia".
Ma perché un carciofo a simbolo della cantina e del premio?
Spiega Enzo Bellissimo: “Con il carciofo io celebro un simbolo di questa terra spinosa ma dal cuore tenero. Le mie origini sono contadine e da sempre ho lavorato sui prodotti della terra per trarne l’anima, come le mie grappe che mi valsero l’Alambicco d’Oro all’interno del Concorso Nazionale Grappe alla Douja d’Or di Asti nel 2010 e 2011. La volontà di celebrare personaggi di questa terra che hanno avuto come me la volontà di spingere oltre i confini le capacità e la curiosità di voler sempre inventarsi qualcosa di nuovo".
Una manifestazione che coinvolge la Città delle Torri e l'intero territorio e che accresce di edizione in edizione il suo prestigio.
Afferma il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano: "Albenga è una città meravigliosa ricca di storia, cultura ed eccellenze enogastronomiche che la rendono unica. Questo premio racchiude ed esalta tali caratteristiche. La scelta di assegnarlo ad Antonio Ricci, persona che merita una profonda riconoscenza per quanto riesce a fare in modo discreto ma concreto per la città, è sicuramente giusta".
Il sindaco della vicina Alassio Marco Melgrati afferma: "La mia terra è come uno scrigno pieno di perle e conchiglie: bellissime da vedere ma non avrebbe senso tenerle chiuse e lontane agli occhi di chi le sa apprezzare. Approvo in pieno questa manifestazione perché è riuscita a estrarre dalla scorza spinosa di un borgo difficile come quello di Albenga un cuore e un significato che va oltre le differenze territoriali".
All'evento sarà presente anche il Prof. Stefano Zecchi moderatore su questo palco d’eccezione: “La bellezza va celebrata sempre e sopra ogni confine. Questa visione va salvata e sapere che una terra così aspra e restia all’emanazione gratuita viene celebrata con un premio come il Carciofo d’Oro mi fa sperare che alla fine sarà proprio la ricerca della bellezza e dell’eleganza la nostra salvezza ultima".