Eventi - 26 giugno 2018, 11:00

Sviluppo del Terzo Settore, riflessione con Stefano Vergani sulle sinergie tra Istituzioni, Associazioni Territoriali, Imprese Profit e Non Profit

Abbiamo chiesto a Stefano Vergani, Presidente Aisom - peraltro fortemente coinvolto personalmente come Presidente di alcune No profit ed ONLUS - di spiegarci meglio come funzionino queste sinergie e soprattutto che futuro ci sarà per il Terzo Settore.

Sviluppo del Terzo Settore, riflessione con Stefano Vergani sulle sinergie tra Istituzioni, Associazioni Territoriali, Imprese Profit e Non Profit

Mercoledì 27 giugno, a Milano si terrà un convegno, presso l'Aula Magna Siam, organizzato da Principia, Associazione Culturale, sui vantaggi derivanti dalla reciproca collaborazione tra: Istituzioni, Associazioni Territoriali, Imprese Profit e Non Profit a beneficio dei temi sociali del territorio. Ad un anno quasi di distanza dall'emanazione della Riforma del Terzo Settore e con le imminenti scadenze di compliance delle Organizzazioni No Profit, questo evento si propone di analizzare gli obblighi e le opportunità connesse ai temi dei controlli, della trasparenza e della governance. Abbiamo chiesto a Stefano Vergani, Presidente Aisom - peraltro fortemente coinvolto personalmente come Presidente di alcune No profit ed ONLUS - di spiegarci meglio come funzionino queste sinergie e soprattutto che futuro ci sarà per il Terzo Settore.

Ci spiega che cosa rappresenta oggi il terzo Settore?

"Il 3° settore vede operare oggi oltre 330.000 organizzazioni rispetto alle 20000 mappate nel 2000. Una crescita esponenziale che denota come la nazione abbia assoluto bisogno di un supporto crescente per le esigenze esplicite ed implicite della nazione stessa. Oggi il 3° settore " pesa " sempre più nelle percentuali di valore economico generale con quasi il 7% dell'intero PIL nazionale e alcuni prevedono per il 2025 che si arrivi al 10% del PIL complessivo".

Quali sono le reali conseguenze se queste sinergie dovessero fallire? Come mai questa crescita sempre più veloce?

"Le sempre maggiori difficoltà dello Stato e del Pubblico ( alle prese con i propri problemi di stabilità finanziaria ) l'aumento della popolazione, la minore disponibilità di privati e imprese per la crisi che dal 2010 non molla la presa, hanno costretto volontari e non ad assumersi un vuoto istituzionale per sopperire alla mancanza di presenza o una presenza non sufficiente. Vediamo anche in questi giorni i problemi legati ai salvataggi dei migranti, la parte più impegnativa ( senza entrare nei meriti e non della questione ) è in pratica relegata alle navi di salvataggio più che ad interventi politici comunitari".

Che peso avrà il nuovo governo sul Terzo Settore?

"Personalmente non sono convinto che la situazione finanziaria pressata dai vincoli di Bruxelles possa dare adito a grandi cambiamenti, anzi credo che per evitare azioni (ad esempio l'aumento dell'IVA) non basteranno i successi della GdF nella lotta contro l'evasione. Temo ci sarà una nuova stretta economica, ma, lasciamo lavorare chi ha vinto le elezioni e chissà che...".

Cosa ne pensa della Cabina di regia? Quali sono le criticità maggiori nello sviluppo e stabilità del mondo ONLUS ?

"E' chiaro che più ONLUS nascono e più la fetta dei donatori e delle provviste andranno in competizione. Le Grandi ONLUS che beneficiano di grande supporto istituzionale mediatico, in quale modo riusciranno a salvarsi? La maggior parte delle ONLUS farà sempre più fatica. C'è poi un problema di grande attualità, ovvero la credibilità dell'intero settore. Ogni giorno, sempre nuovi scandali colpiscono la credibilità dell'intero settore per causa di casi pubblicati da giornali e TV (vedasi ad esempio la rassegna stampa allegata). La lotta delle ONLUS sarà condotta per accaparrarsi la credibilità. Ogni strumento di maggior qualificazione sarà indispensabile per farsi notare meglio delle altre, sopratutto in termini di trasparenza gestionale e nella maggiore capacità e costanza nel comunicare. Qualsiasi donatore, privato, banca, Istituzione (sopratutto loro che gestiscono i soldi della comunità, vedasi ad esempio il caso di Roma Mafia Capitale) dovrà necessariamente propendere per finanziare quelle ONLUS che, a prescindere dalla propria attività, dimostreranno di meritarsi i finanziamenti rispetto ad altri che non saranno così trasparenti".

Che futuro attende il Terzo Settore?

"Con l'introduzione della Legge Bobba (l: 106-16 e successivo codice attuativo 117 - 17 ), si è provveduto a normare un settore che da anni necessitava di un adeguamento legislativo. Come ben si sa le leggi prevedono sanzioni amministrative e penali. Il limite di questa legge è che interviene nel momento in cui i fattacci sono già accaduti (Presidente di ONLUS che scappano con la cassa o denunce di volontari per abusi o di utenti che non ricevono il servizio), e soprattutto scarseggiano i controlli. Senza un controllo costante e capillare, ci sarà sempre più uno stuolo crescente di illegalità, che approfitta dei benefici fiscali e di sostegno, per fare le proprie porcate a danno di quelle ONLUS che invece operano con diligenza e liceità".

Come agisce AISOM nelle proprie strategie di sostegno al 3° settore ?

"C'è un disegno primario che prevede sostegni in natura ed in denari su temi quali : la sostenibilità (ecco quindi protocolli con Legambiente perchè molto attinente alle influenze delle aziende sul tema ambientale) o la partecipazione delle aziende alle giornate del Banco Alimentare, lasciando però ad ogni azienda associata comunque la libertà di agire secondo propria conoscenza o necessità. Poi ci sono le situazioni estemporanee (vedasi ad esempio terremoto del centro sud), dove vengono aperte sottoscrizioni per donazioni in denaro o in aiuti vari. Abbiamo diramato dei memorandum più che linee guida di comportamento nelle scelte delle ONLUS, ovvero: privilegiare quelle ONLUS che sono in grado di attestare una trasparenza più certa di altre (es: certificate OLC 2015). Sopratutto le grandi aziende associate sono molto sensibili a questo aspetto. I loro CSR Manager sanno che una errata scelta con la ONLSU che andrà sulle prime pagine dei giornali per pessima reputazione, porterebbe inevitabilmente a penalizzare anche l'immagine dell'azienda (vi ricordate il caso di NIKE che faceva cucire i palloni in Pakistan?), con gravi conseguenze di immagine ed economiche. Ma con diversi eventi, cerchiamo di sensibilizzare anche gli EE.PP. perchè siano sempre più rigorosi nei loro bandi di aggiudicazione, inserendo criteri di qualifica come quelli indicati dall'ANAC di R. Cantone o altri ancore più selettivi. Il 3° settore era una giungla e nella giungla sopravvivono i migliori, quelli che si adattano meglio".

Maurizio Losorgio

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