Il sindaco di Alassio Marco Melgrati non è stato certo tenero nei confronti dei vertici regionali del suo partito prendendosela in particolare con Vacca e, ancor più con Vaccarezza "accusato" di aver sostenuto Enzo Canepa (il sindaco uscente) e di averlo fatto non per il bene di Alassio.
Vaccarezza, secondo Melgrati, sarebbe stato anche il responsabile della decisione di Toti di sostenere Canepa nonostante la promessa di ottobre "Toti ha puntato sul cavallo perdente spinto da Angelo Vaccarezza. Sono comunque contento della telefonata che il Presidente ha fatto per congratularsi con me.".
L'attacco e l'ironia si sono poi spinti ad una immagine che dava Vaccarezza come scomparso dalla notte delle elezioni e, proprio di fronte a questa il consigliere regionale ha voluto rispondere con una lettera aperta:
Ciao Marco.
Ho atteso qualche ora dal termine della campagna elettorale e dal risultato che ti ha visto vincitore, permettendoti così di tornare a sedere sulla poltrona che hai lasciato qualche anno fa, prima della fine del tuo secondo mandato. Come tu ben sai, ogni campagna elettorale porta con sé, come peraltro ogni grande sfida della vita, occasioni di crescita, non per tutti certo, ma per me è sempre stato così.
Premetto subito che in democrazia scelgono gli elettori; quando questi hanno scelto hanno sempre ragione, e chi vince é legittimato a governare.
D'altra parte in politica, come nel calcio, conta, purtroppo, solo il risultato.
Per questo faccio i miei auguri a Marco Melgrati nuovo Sindaco di Alassio.
Ho sempre creduto che la politica non sia solo calcolo e cinica ricerca della convenienza del momento.
La politica è fatta, anche, di rispetto delle persone, serietà e coerenza. E' questo è il motivo per cui io mi sono schierato a fianco di Enzo Canepa e della sua lista e lo rifarei mille volte ancora. Ho seguito quotidianamente il tuo percorso negli ultimi mesi, improntato molto spesso sulla teoria della denigrazione dell'avversario.
Moltissime sono state le cattiverie gratuite, le battute, soprattutto sulla mia persona, alcune, ammetto, mi hanno fatto ridere di gusto, altre le ho trovate poco attinenti, fini a se stesse, fatte solo per il gusto di offendere, ma si sa nei momenti difficili ognuno mostra il peggio di sé.
Fatta questa premessa, ti stupirò dicendoti che, al di là delle accuse rivoltemi, io ho davvero sempre avuto a cuore il bene di Alassio, di tutti gli alassini e non solo dei 119 che mi hanno onorato con la loro preferenza alle regionali del 2015. E te lo dimostro dicendoti che anche se il risultato non è stato quello che io speravo, sono comunque a tua disposizione, a disposizione del Sindaco in carica, per quello che il mio ruolo in Regione, che tu hai già svolto, prima di risultare non eletto nella scorsa tornata elettorale.
Vincere le elezioni non basta per definirsi Sindaco.
L' amore per il proprio territorio passa anche dal ragionamento e dalla coerenza e credo che mai come oggi, davvero tu debba dimostrare che per te Alassio conta.
Se riuscirai e trovare il tempo, tra una vignetta e l'altra, di occuparti della città che da oggi amministri, troverai in me il sostegno utile al bene della tua Città Lo stile di un vincitore si dimostra anche dai piccoli gesti. Buona fortuna, Sindaco, io ci sono.