La bellissima chiesa dei SS Giacomo e Filippo di Borgata Castello (Andora) riapre al pubblico, sabato 9 giugno, alle ore 21, per il concerto del Coro Giovanile “Erio Tripodi”. L’ingresso è libero.
L’esibizione, dal titolo Il repertorio del Novecento: dalla Ninna nanna al Jazz, vede anche la speciale partecipazione del Coro di voci bianche "San Giorgio" di Cervo.
Il coro Tripodi è formato da dieci ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che presenteranno un programma difficile, a due, tre, quattro voci. Si tratta del “Repertorio corale del Novecento: dalla ninna nanna al Jazz": si cimenteranno con i capolavori di alcuni fra i più grandi autori di opere corali, da Benjamin Britten a John Rutter, a Bob Chilcott, che fu membro del famosissimo ensemble i "King's Singers". Si sono appena aggiudicati un Secondo Premio al Concorso Corale Internazionale CorAmare, nella categoria Cori Giovanili.
Diretti da Roberta Garrione e accompagnati al pianoforte da Massimo Dal Prà, al concerto di sabato saranno accompagnati in alcuni brani dal Coro di Voci Bianche della Scuola di Musica "Sangiorgio" di Cervo.
Il coro “Erio Tripodi” appartiene alla Fondazione creata in memoria di Erio Tripodi, musicista, cantante e compositore, oltre che operatore nel mondo della ricettività, noto per aver realizzato il Museo della Canzone, originale esposizione sui vagoni del treno creata a Vallecrosia in anni di appassionato collezionismo.
“Questi giovani coristi si emozionano e fanno emozionare – dice Roberta Garrione - Quando l'accordo è perfetto... i loro volti si illuminano, il suono riempie il petto di vibrazioni, le orecchie si riempiono di fischi acutissimi, tutto il corpo risuona e le voci da dieci si moltiplicano e sembrano diventare trenta... ma trenta voci che suonano come una sola, grande, immensa voce. Questa è la magia del cantare in un coro, in un coro che canta l'armonia a più voci... le dissonanze creano vibrazioni che ti scuotono... le consonanze sono un balsamo rassicurante. I soprani producono acuti che sembrano arrivare da un pianeta alieno, ma con una morbidezza che incanta... I contralti arrivano giù in profondità e fanno vibrare l'anima... I mezzosoprani riempiono l'armonia con meravigliosi controcanti... Nessuno è protagonista eppure tutti sono indispensabili”.