“Se Lunardon oltre che scrivere avesse la compiacenza di leggere o ascoltare avrebbe già conosciuto la risposta. Da due giorni infatti sostengo con grande chiarezza che il presidente Mattarella ha agito nell’ambito delle sue prerogative costituzionali. Ciò non vuol dire che io condivida la scelta, pur legittima, fatta dal presidente: ritengo che il professor Savona avrebbe avuto tutti i titoli per ricoprire il ruolo di ministro. Come dimostrano oggi spread e borsa, l’instabilità evidentemente non era da collegarsi direttamente a quel nome”. Risponde così il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti alla richiesta del capogruppo del Pd di esprimersi nei confronti dei cittadini.
“Ho già detto di ritenere legittima costituzionalmente la scelta di Mattarella, ancorché non condivisibile - continua Toti - La stessa costituzione garantisce a tutti la libertà di poter esprimere le proprie opinioni, anche quelle più scomode e che non condividiamo. La possibilità di un procedimento di impeachment per il presidente è prevista dalla nostra carta fondamentale. Dunque è facoltà di chi lo ritiene richiederlo. Anche se io non condivido ve ne siano i presupposti. Spiace che Lunardon e il Pd ritengano lecita la libera espressione delle idee solo quando quelle idee coincidono con le loro”.
“Ero e sono a conoscenza del curriculum del Professor Savona: accademico, membro di numerosi board di importanti società e soprattutto già ministro del governo Ciampi, che dell’euro fu uno dei padri – aggiunge il Presidente di Regione Liguria - Ritengo che le sue tesi sulle difficoltà legate alla moneta unica non possano costituire motivazione della sua esclusione dal governo, essendo state espresse in qualità di libero pensatore e non di uomo di governo. Sono certo che avrebbe avuto l’equilibro dettato dalla sua lunga esperienza, di trattare con l’Europa in modo serio e rispettoso degli impegni. Mi chiedo invece se il signor Lunardon si rende conto che gran parte dei problemi e della crisi politica che il paese sta affrontando sono stati causati dal Pd in questi 5 lunghi anni di governo. Un partito che, lungi dall’avere imparato la lezione, evidentemente pretende ancora di darne”.