Politica - 29 maggio 2018, 07:09

Finale Ligure: Colombo lascia il gruppo misto

La motivazione: "Siamo un gruppo civico e non possiamo identificarci nella capogruppo Geremia dopo il suo ingresso nella Lega"

Finale Ligure: Colombo lascia il gruppo misto

Sergio Colombo, capogruppo di Finale Ligure Viva in consiglio comunale, esce dal Gruppo Misto.

La decisione scaturisce dal fatto che Marinella Geremia, capogruppo di questo schieramento, ha ufficializzato la propria adesione alla Lega.

Spiega il movimento civico Finale Ligure Viva: “Apprendiamo dagli organi di stampa che il consigliere comunale Marinella Geremia, senza rendere partecipe il Gruppo Misto ma in piena e totale autonomia, entra a far parte del partito guidato dal segretario Matteo Salvini. Premesso che non abbiamo nessun attrito personale nei confronti della signora Geremia, persona impegnata in tante attività sociali e di volontariato; e non abbiamo neanche alcuna ostilità verso la Lega, schieramento del quale condividiamo alcuni punti del programma e che ci ha visti uniti in tante battaglie comuni. Tuttavia ricordiamo una volta di più che Finale Ligure Viva è nato come movimento civico e apartitico e intende portare a termine il proprio percorso, fino alla scadenza del 2019, così come lo ha iniziato, cioè senza sottostare a bandiere di schieramenti politici nazionali. In quest’ottica, pertanto, è inevitabile dover constatare che la signora Geremia non ci rappresenta più”.

La questione è stata sottoposta da Finale Ligure Viva in consiglio comunale ed è al momento al vaglio da parte del presidente del consiglio Sara Badano per una presa d’atto.

Tutto ciò, alla luce delle numerose manovre pre-elettorali da tempo in atto a Finale Ligure, potrebbe lasciare ipotizzare nuovi e futuri scollamenti nel centrodestra, con una Finale Ligure Viva sempre più indipendente ed estranea a logiche di partito.

Posizioni peraltro già in tempi recenti ribadite a più riprese dal coordinatore Ferdinando Pattaro, che si era espresso affermando: “Siamo disposti a condividere con altri schieramenti un nome di candidato sindaco e un programma, a patto che nulla di tutto ciò sia in qualche modo ‘paracadutato’ dall’alto di vertici di partito”.

Alberto Sgarlato

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