Savona, sciopero dei portuali e marittimi. Lavoratori e sindacati: "No all’autoproduzione" (FOTO e VIDEO)

Come annunciato anche a Savona come a Genova e in tutta Italia è stato messo in atto lo sciopero di 24 ore dei lavoratori portuali e marittimi indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti.

I lavoratori si sono riversati oltre al presidio nel principale varco portuale anche bloccando il traffico dalla rotonda di corso Mazzini di fronte alla fortezza del Priamar.

“Scioperiamo contro l’autoproduzione, un problema reale gravissimo che si sta verificando nei porti di tutta Italia, nello specifico esiste un problema di sicurezza dello sfruttamento dei lavoratori marittimi che di quelli portuali. - spiega Pier Bossi, coordinatore porto Savona Uil Trasporti - le ricadute si hanno perché alcune navi arrivano all’interno dei porti ed hanno già una quota di lavoro svolta al loro arrivo e non utilizzando le maestranze portuali sia i lavoratori delle compagnie che quelli dei terminal”.

“Il tema principale è quello della sicurezza, su come si coniuga all’interno dei porti, l’autoproduzione va ad incidere mettendo a rischio le condizioni di lavoro dei marittimi, le operazioni di rizzaggio che sono appunto quelle soggette all’autoproduzione che il sindacato vuole che siano riconosciute come operazioni portuali, ci sono forzature da alcune parti. Lamentiamo anche che le Autorità Portuali nel loro complesso dovrebbero avere maggior attenzione su cosa succede dentro il porto, alcuni fenomeni dovrebbero essere monitorati meglio, il lavoro portuale è rischioso ed ha già di per sé degli indici molto alti di rischio e serve che siano rispettate tutte le condizioni per far in modo che la vita dei lavoratori portuali non sia messa costantemente a rischio” continua Claudio Schivo, Cgil.