Attualità - 26 aprile 2018, 17:15

Niente cani, neppure al guinzaglio a Ceriale? "L'insurrezione" parte dai social, ma ecco tutti i chiarimenti del "caso"

Alcune aree sono state vietate ai cani pena una sanzione da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro

Niente cani, neppure al guinzaglio a Ceriale? "L'insurrezione" parte dai social, ma ecco tutti i chiarimenti del "caso"

 

A Ceriale si scalda il clima dopo la comparsa, in alcune aree cittadine, di cartelli di divieto di accesso ai cani anche se condotti al guinzaglio pena una sanzione da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

Molti i cittadini che sui social network si lamentano l’illegittimità di tali divieti facendo riferimenti anche ad una sentenza del Tar del Lazio che ha stabilito che è illegittimo il divieto di ingresso ai cani nei giardini pubblici e, pertanto, non può essere applicato.

Spiega un cittadino sulla pagina Facebook “Gazzetta di Ceriale”: “In particolare con la sentenza n. 5836 del 2016 il T.A.R. del Lazio pur riconoscendo le “meritevoli ragioni di tutela dei cittadini in considerazione della circostanza che i cani vengono spesso lasciati senza guinzaglio e non ne vengono raccolte le deiezioni” ha stabilito che le ordinanze sindacali che rechino il divieto assoluto di introdurre cani, anche se custoditi, nelle aree destinate a verde pubblico risultano essere oltre che eccessivamente limitative della libertà di circolazione delle persone anche lesive dei principi di adeguatezza e di proporzionalità dell’azione amministrativa, dato che lo scopo di mantenere il decoro e l’igiene pubblica, nonché la sicurezza dei cittadini, è già adeguatamente soddisfatto attraverso la disciplina statale, che impone agli accompagnatori o custodi di cani di rimuovere le eventuali deiezioni con appositi strumenti e di condurli al guinzaglio. Che facciamo.... andiamo in TV? Sapete che cosa è il T.A.R.? Sapete che il T.A.R. del Lazio fa giurisprudenza valevole in tutta Italia, cancellando tutti gli altri T.A.R. o leggi o regolamenti o delibere?”. 

Si legge in realtà nell’ordinanza:

“1. E' consentito condurre cani nei giardini e parchi pubblici, aree verdi attrezzate esclusivamente tenuti al guinzaglio e lungo i percorsi pedonali lastricati o altrimenti pavimentati.

2. Nelle aree verdi presenti sulla passeggiata a mare è fatto divieto di condurre cani, di qualsiasi razza e taglia.

3. Ai proprietari dei cani ed alle persone momentaneamente incaricate della loro custodia che impediscano che l'animale sporchi con deiezioni; tal fine é fatto obbligo ai proprietari dei cani: a) di munirsi di apposite pinze, palette e sacchetti di plastica per la raccolta delle deiezioni canine depositate dagli animali; b) di provvedere immediatamente all'asportazione delle deiezioni e alla completa pulizia del luogo qualora l'animale imbrattasse gli spazi elencati.

4. Sono esentati dal rispetto della presente ordinanza i detentori di cani guida per soggetti non vedenti, le Forze Armate, le Forze di Polizia e la Protezione civile,qualora impieghino cani per servizio.

5. L’U.T.C. è incaricato della posa di idonea segnaletica di indicante le prescrizioni previste in questa ordinanza e le sanzioni applicabili ai trasgressori”.

Non in tutte le aree verdi, dunque, è presente il divieto, ma tanto è bastato per scatenare le reazioni dei cittadini.

 

Mara Cacace

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