- 14 aprile 2018, 16:18

Genova, suicida al Ponte Monumentale: "Il 'possibile' per i vigili del fuoco richiede attrezzature"

L'Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco torna sull'argomento del cuscino d'emergenza

Genova, suicida al Ponte Monumentale: "Il 'possibile' per i vigili del fuoco richiede attrezzature"

Lo scorso 9 aprile moriva schiantandosi al suolo Mohamed Yacine, franco-algerino che ha deciso di togliersi la vita buttandosi dal Ponte Monumentale di Genova.

L'Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco, esprimendo costernazione per la tragedia, segnalava che durante il soccorso non è stato possibile utilizzare il cuscino che dovrebbe essere presente in questi casi estremi. Il web non ha risparmiato critiche alla stessa organizzazione sindacale, che replica: "L’indignazione si deve rivolgere verso chi crea povertà, disuguaglianze sociali, violenza, schiavitù, morti sul lavoro, immigrazione clandestina, ecc.; realtà che esistono nel nostro paese ma che dimentichiamo con troppo facilità. Il compito dei vigili del fuoco è quello di attuare tutto il necessario per salvaguardare le persone. Anche il 9 di aprile bisognava fare tutto il possibile, ma il possibile richiede attrezzature e uomini e non basta solo la volontà e l’impegno dei pompieri che sicuramente hanno messo in campo per evitare una morte", afferma Davide Palini.

"L’acquisto del cuscino per soccorso diventa una vittori amara, come spesso accade, dove il concetto di prevenzione e previsione vengono sostituite con quella della continua emergenza - aggiunge il rappresentante dell'USB Genova - La sicurezza dei lavoratori e delle persone è l’obiettivo che questa organizzazione sindacale segue con costante lotta nei confronti di chi detta le regole del risparmio in una economia incontrollabile, lontana dalle esigenze dell’uomo".

vg

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