Centri salute a rischio e la preoccupazione sale in tutta la Provincia. Da Cairo Montenotte, a Laigueglia ci si mobilita per salvaguardare questi importanti presidi che forniscono un servizio essenziale ai cittadini ed ai turisti riuscendo a fare “da filtro”, specie nei periodi estivi durante i quali la popolazione in Riviera aumenta esponenzialmente, ai Pronto Soccorsi.
I servizi offerti dai centri salute, infatti, sono molteplici e di fondamentale importanza, dalle visite dei medici della mutua, a servizi di prelievo, esami medici, visite specialistiche e prenotazioni Cupa (i numeri in questo caso parlano chiaro e le prenotazioni ricevute sono: Laigueglia Salute 1.492, Alassio Salute sono state 15.160, Albenga Salute 16.569, Loano Salute 3.623, Pietra Medica 2.071, Finale Salute 19.778, Savona Salute 36.234, Cairo Salute 24.975).
Senza questi presidi il rischio sarebbe quello che i cittadini e i turisti sarebbero costretti ad andare in ospedale per ogni genere di malore specie nel weekend, con un conseguentemente aggravio della mole di lavoro in questi presidi e, probabilmente, anche un aumento dei costi, senza contare i disagi a tutte quelle persone, specialmente anziani o con difficoltà che nei centri salute riescono ad essere seguite anche per quel che concerne gli aspetti burocratici e tecnici che si possono celare dietro la prenotazione di un esame o la richiesta di esenzione dal ticket ad esempio (VEDI ARTICOLO).
Forte la mobilitazione che in questi giorni si è manifestata a Laigueglia ed Alassio su questo tema e mentre Maglione (LEGGI QUI) il sindaco Canepa dichiara il suo personale impegno per mantenere aperti i centri salute (CLICCA QUI) mentre il suo “avversario alle prossime elezioni Marco Melgrati (LEGGI ARTICOLO) chiede un impegno anche ai neoeletti parlamentari ricevendo la risposta dell’Assessore Sonia Viale (LEGGI QUI) che afferma: “L’attività dei Centri Salute di Alassio e Laigueglia saranno prorogate rispettivamente fino al 31 dicembre di quest’anno e fino al 31 gennaio 2019, in base a quanto concordato tra i responsabili di queste strutture e la direzione strategica dell’Asl savonese”.
Conclude poi l’assessore regionale sulla questione dei centri salute: “Come ho già detto in Consiglio regionale – prosegue la vicepresidente della Regione Liguria – i Centri Salute sono nati nella precedente amministrazione di centrosinistra come “sperimentazione gestionale” che sarebbe dovuta durare cinque anni durante i quali non sono mai state realizzate le azioni previste, a partire dal monitoraggio della sperimentazione stessa, del tutto assente. È perciò evidente l’urgenza di una verifica in relazione agli accordi pregressi: la direzione generale della Asl2 ha effettuato le necessarie verifiche sulle pratiche dal punto di vista amministrativo ed individuato le modalità corrette per la prosecuzione di un’esperienza territoriale positiva garantendo, al contempo, il rispetto del Codice degli appalti e delle regole vigenti nella pubblica amministrazione".