Ieri si è svolto in Prefettura il vertice per discutere del caso della privatizzazione del Trasporto Pubblico Locale, dopo quindici giorni dallo sciopero che ha visto protestare i dipendenti di Tpl contro la decisione di non mantenere il servizio in house.
Al vertice erano presenti il Prefetto Antonio Cananà, Ilaria Caprioglio Sindaco di Savona, l’assessore al bilancio Silvano Montaldo, la presidente della Provincia Monica Giuliano, il presidente di Tpl Claudio Strinati e naturalmente tutte le rappresentanze sindacali e le rsu dell’azienda. Una fumata grigia ma che era nell’aria, come annunciato alla fine dello sciopero del 13 marzo l’unica soluzione possibile per venire incontro alle richieste di lavoratori risulta essere la partecipazione al bando direttamente dell’azienda con un soggetto privato.
I sindacati non ci stanno e annunciano un ulteriore nuovo sciopero: “La Provincia e il comune di Savona vanno avanti con quello che è stato preannunciato, ci è stato detto che la verifica è stata fatta, i comuni soci hanno fatto richiesta di procedere verso la gara. Contestiamo questa scelta che secondo noi è prettamente politica, concentreremo le nostre forze a tutela dei lavoratori e i servizi ai cittadini. Probabilmente indiremo uno sciopero a metà mese, noi non ci stiamo” spiega Giuseppe Gulli, segretario regionale Uil Trasporti. Il prefetto Cananà ha comunque tranquillizzato i sindacati perché i posti di lavoro saranno assolutamente garantiti oltre ai servizi ai cittadini. Domani è l’ultimo giorno di presentazione delle domande per partecipare al bando e al momento non si sa ancora come sarà costruito: “Non posso sbilanciarmi, è tutto top secret - spiega il presidente Tpl Strinati - si saprà qualcosa dopo le aperture delle buste”.