Attualità - 30 marzo 2018, 15:20

Camiciottoli (Lega): "Privatizzazione dell’acqua porta ricadute disastrose per l’utenza"

Il sindaco di Pontinvrea: ""L’acqua deve rimanere pubblica e la sua gestione deve rimanere nelle mani del comune e basta."

Camiciottoli (Lega): "Privatizzazione dell’acqua porta ricadute disastrose per l’utenza"

Ponente acqua annuncia che a breve per i comuni di Borghetto, Pietra e Borgio Verezzi arriverà una bolletta straordinaria contenente i conguagli per l’anno 2016 e i primi 9 mesi del 2017.

La ragione di questa stangata a carico dei cittadini, secondo Ponente Acque, è da ricercarsi nelle differenze gestioni tra comuni nelle letture e nella bollettazione. In parole povere Ponente acque intende uniformare il sistema per tutti i comuni in cui è subentrata per la gestione idrica e scarica le spese sui cittadini. La stessa società ha già dichiarato agli utenti che potrebbero ricevere conguagli anche molto onerosi, ma di non preoccuparsi che c’è sempre la strada della rateazione.

“Trovo folle costringere i cittadini ad indebitarsi per far fronte all’ennesimo spreco, assolutamente evitabile. Ma a monte di questo problema - continua il sindaco leghista Matteo Camiciottoli - c’è la scelta di dare la gestione del sistema irriguo a partecipate come la Ponente acque che sono l’anticamera delle privatizzazioni. Servono solamente come periodo di transizione per un totale controllo dei privati dell’acqua. Tutto in questo in sfregio al referendum del 2011 che ha visto 26 milioni di Italiani dire chiaramente che l’acqua deve rimanere pubblica. Con questo sistema si arriverà a vendere l’acqua come un bene di consumo e si creeranno cittadini di serie A, i più facoltosi, che potranno consumare acqua a volontà, mentre i cittadini di serie B, la maggior parte, che rischiano di vedersi tagliata la fornitura se non pagano puntuali. Il subentro di Ponente acque apre anche un altro problema che riguarda principalmente i contadini: infatti non vengono più rilasciati allacci irrigui (forse perché ci si guadagna troppo poco)".

"L’acqua deve rimanere pubblica e la sua gestione deve rimanere nelle mani del comune e basta. Ho sempre detto che le Ato avrebbero portato un aggravio dei costi: bisogna reinvestire nei comuni in modo che possano gestire in modo autonomo le risorse idriche. Ho sempre detto che le Ato avrebbero portato un aggravio dei costi, al contrario laddove la gestione è comunale si ha un’ottimizzazione del servizio e soprattutto le bollette non aumentano a differenza di chi si affida a gestione terza. Tutta questa situazione è il risultato di una politica fallimentare dei governi di Sinistra e di enti preposti a tutelare le amministrazioni che invece hanno solo detto obbedisco senza tener conto che le cose mal fatte per interesse o per incapacità prima o poi ti presentano il conto. La soluzione è reinvestire nei comuni in modo che possano gestire in modo autonomo le risorse idriche ripartire dai territori dall'autonomia e meno burocrazia per i sindaci ridare risorse e dignità ai Sindaci che oggi vedo un po’ troppo tristi” conclude Camiciottoli.

cs

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