Il Forum Savonese dei Movimenti per l'Acqua critica le scelte condotte in merito di TPL, sottolineando la propria contrarietà alla privatizzazione con una serie di argomentazioni suddivise su più punti: "Dopo che per decenni la politica e le istituzioni locali e nazionali hanno incrementato il trasporto privato (auto), dopo che si è chiesto ai lavoratori sacrifici che essi hanno accettato riportando l’azienda TPL in positivo, ora la stessa politica vuole dare al mercato il nostro servizio di trasporto pubblico locale.
Un film anzi, per essere più precisi, un film dell’orrore già visto troppe volte in tante, troppe, occasioni, in particolare sul servizio idrico.
Come è un film già visto quello di negare, sul trasporto pubblico come sul Servizio Idrico, il confronto con i movimenti, con le lavoratrici e i lavoratori. Come Movimento per l’Acqua savonese è da ottobre 2017 che chiediamo alla presidente della Provincia un incontro per affrontare le problematiche relative alla creazione di una Spa pubblica.
Nulla, così come per TPL dove nell’assemblea pubblica organizzata proprio nella sede della provincia, brillavano per la loro assenza i sindaci e gli amministratori savonesi.
Non dimentichiamoci mai, e non se lo dimentichino i sindaci savonesi, che nel giungo 2011 c’è stato un referendum nel quale la maggioranza delle cittadine e dei cittadini savonesi (130.130) ha detto no alle privatizzazioni.
Uniamoci per rivendicare:
politiche del territorio che privilegino il trasporto pubblico;
politiche per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi pubblici locali;
la fine dei tagli ai Comuni che incidono per una cifra minima sul debito pubblico nazionale;
contestare in modo chiaro e circostanziato le bugie e l’insopportabilità di tutti i discorsi sul debito pubblico (abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità, è colpa dei cittadini, ecc.: tutto falso e dimostrabile)
la riappropriazioni sociale di Cassa Depositi e Prestiti e la sua trasformazione in Banca di Investimenti Pubblica. Impegno a cancellare il Pareggio di Bilancio in Costituzione;
La fine del “tutto in bolletta” o “sul biglietto” e imputare alla fiscalità generale gli investimenti".