Verrà anche il sindaco di Villalba domani ad Albenga per salutare, un’ultima volta, Rosy Guarnieri.
Il funerale istituzionale verrà celebrato alle 10,30 presso la chiesa parrocchiale di Bastia d’Albenga. Parteciperà il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano insieme ad altri sindaci del territorio che porteranno la fascia in segno di rispetto.
Il gonfalone della città di Albenga tanto amata da Rosy svetterà per rappresentare tutta la comunità ingauna che si stringe, in questo momento, intorno alla famiglia, sarà presente il picchetto d’Onore della Polizia Municipale e molti saranno i rappresentanti politici presenti.
Non verrà proclamato, invece, il lutto cittadino che comporterebbe la chiusura di uffici, scuole e attività commerciali. Spiega il sindaco Giorgio Cangiano: “La scomparsa di Rosy Guarnieri ci ha toccati nel profondo e lascerà un vuoto incolmabile, tuttavia per volontà stessa della famiglia che vorrebbe, per quanto possibile, una commemorazione privata abbiamo deciso di non dichiarare il lutto cittadino. Neppure per la scomparsa di altri sindaci importanti per Albenga come Viveri ad esempio, era stato preso questo provvedimento”.
Combattiva, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, agli obiettivi da raggiungere e alle battaglie da affrontare forse la stessa Rosy avrebbe voluto vedere la Sua città non fermarsi.
Anche senza il lutto cittadino, certo il ricordo di Rosy Guarnieri sarà forte e imperituro, non solo in quanti la hanno sostenuta ed amata, ma anche tra gli “avversari” politici che le hanno sempre riconosciuto le qualità di correttezza e determinazione che le erano proprie.
Ieri mattina la “Zarina Verde”, come era stata denominata per le lotte e gli scontri contro Angelo Viveri, il “Re Rosso”, si è spenta lasciando un dolore profondo, giunto pochi giorni dopo la gioia immensa di essere stata eletta alla Camera dei Deputati durante le ultime elezioni.
Rosy aveva fatto in tempo a ricevere la notizia, a gioirne, a manifestare la solita determinazione affermando “Ora si deve lavorare” e sicuramente così avrebbe fatto se il destino questa volta troppo beffardo e crudele, non l’avesse strappata alla vita troppo presto.