Attualità - 26 febbraio 2018, 18:38

Dopo 17 anni e mezzo don Antonello lascia la parrocchia di Piani per recarsi alla Curia di Albenga. "Le vicende mediatiche? Non c'entrano niente"/L'intervista

“E’ avvenuto in questo momento, dopo queste situazioni un po’ difficili, ma non è strettamente legato, queste situazioni non c’entrano assolutamente niente, ma è ovvio che a livello giornalistico saranno collegati”

Dopo 17 anni e mezzo don Antonello lascia la parrocchia di Piani per recarsi alla Curia di Albenga. "Le vicende mediatiche? Non c'entrano niente"/L'intervista

Dopo diciassette anni e mezzo don Antonello Dani lascerà la parrocchia di Piani per prendere servizio presso gli uffici della Curia ad Albenga. Una decisione presa dal Vescovo Guglielmo Borghetti, di cui lo stesso don Antonello, come ci spiega nell’intervista che ci ha concesso, era al corrente da tempo.

Al centro di alcune vicende mediatiche, il parroco ci tiene a precisare che nessuno di questi episodi abbia pesato sulla decisione del Vescovo.

Don Antonello, ci può confermare la notizia del suo trasferimento?

Sì, ho annunciato ieri ai miei fedeli durante le messe che, subito dopo le celebrazioni pasquali lascerò per andare presso gli uffici della Curia. Questo fa parte degli avvicendamenti abbastanza normali”.

E’ stata una decisione del Vescovo?

Sì, questo si sapeva da tempo. Il Vescovo ha sempre detto che ogni volta che ce ne sarà occasione, chi è da più di dieci anni è in una parrocchia verrà trasferito. In questo caso c’era la necessità che io andassi a lavorare presso la Curia, e quindi è intervenuto questo avvicendamento”.

Nella decisione non hanno pesato le vicende che l’hanno riguardata?

E’ avvenuto in questo momento, dopo queste situazioni un po’ difficili, ma non è strettamente legato, queste situazioni non c’entrano assolutamente niente, ma è ovvio che a livello giornalistico saranno collegati”. (LEGGI ARTICOLO)

Lei gestisce “La Goccia” una cooperativa che ospita i migranti. Che fine farà?

Gestisco è una parola grossa. Io sono stato uno dei fondatori, tutti collegano la cooperativa a me, ma in questo momento cammina con le proprie gambe, ha una presidente, un vice presidente. Non è più strettamente legata alla mia persona. È nata perché l’ho fondata io. La mia presenza c’è ancora, ma non sono io lo strumento per cui funziona”.

Si sa già chi arriverà al suo posto?

No, il Vescovo mi ha detto che per ora non ne ha ancora idea. Temporaneamente, se non avrà deciso prima di Pasqua, nominerà un parroco per un momento di transizione, ma può darsi che per Pasqua avrà già trovato chi mettere al mio posto”.

Mi perdoni, ma se non è stata una decisione improvvisa, come mai il Vescovo non ha ancora individuato un successore?

Ci sono stati nel frattempo alcuni cambiamenti che probabilmente hanno portato la persona che sarebbe dovuta venire al mio posto ad altro incarico, quindi in questo momento non c’è una persona precisa che possa venire a sostituire la mia figura, anche perché chi verrà dovrà comunque avere a che fare con i profughi, e credo ci voglia una persona che abbia non tanto la capacità, quanto la disponibilità ad avere una relazione con queste persone. Non tutti sono portati a questo tipo di servizio”.

Francesco Li Noce

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