Il Partito Democratico torna sull'ordinanza restrittiva contro le deiezioni canine nella Città della Torretta, un caso che ha avuto un ennesimo strascico lunedì scorso con la protesta dei proprietari degli amici a quattro zampe durante il consiglio comunale savonese.
Dichiarano in merito Cristina Battaglia e Roberto Arboscello: “Torniamo ancora una volta sulla questione ordinanza sui cani con qualche considerazione ma soprattutto con una proposta concreta. Nel merito, questa ordinanza è sbagliata e va ritirata. È sbagliata perché non colpisce gli incivili ma limita la libertà di quelli educati (che fortunatamente sono tanti). È sbagliata nei fatti, per gli effetti che ha creato, contrapponendo gruppi di cittadini, facendo passare l'idea che da un lato ci sono i cattivi e dall'altra i buoni, creando un danno economico ai commercianti e portando Savona alla ribalta nazionale con un danno di immagine evidente e una generale derisione per la nostra città.
Crediamo anche sia un errore il tentativo di qualcuno di derubricare la questione come non prioritaria, sostenendo che i veri problemi sono altri. Se i cittadini si sono mobilitati è nostro dovere occuparcene e se altre questioni molto rilevanti (il lavoro, ATA, il turismo) non sono più argomento di discussione in questa città è prima di tutto nostro dovere riportare l'attenzione su questi temi.
Poi c'è la questione del metodo: se c'è un problema lo si risolve mettendo intorno ad un tavolo le associazioni (Enpa, Lega Nazionale per la difesa del Cane, ecc,), i commercianti e ATA e si valutano modifiche al regolamento di convivenza civile che siano il più possibile condivise. Il ricorso al TAR non serve ed è solo una facile strumentalizzazione perché, con la mozione approvata nell’ultimo consiglio, l'ordinanza verrà sostituita con modifiche al regolamento, rendendo di fatto inutile il ricorso. Ma soprattutto crea ancor più scontro e impedisce il dialogo.
La nostra proposta: dal momento che non l'ha fatto questa amministrazione organizzeremo noi un incontro e porteremo in consiglio una proposta il più possibile condivisa e soprattutto non punitiva per chi pulisce ma per chi sporca.
Ed infine una considerazione: in campagna elettorale il centro destra (fra le tante proposte irrealizzabili su cui torneremo nei prossimi giorni) prometteva una città pet friendly ed una spiaggia per cani (ricordiamo che era fra le prime 10 delibere su cui l’attuale sindaco si era impegnata). Ora la Sindaco ci spiega che l'iter è complesso perché la gestione delle nostre spiagge è in capo ad Autorità Portuale. Quindi o la promessa di una spiaggia per cani era una balla o la Sindaco non sapeva che le spiagge di Savona non sono gestite dal Comune. In un caso è malafede nell'altro incompetenza. Scegliete voi che cosa preferite”.