Politica - 06 febbraio 2018, 09:13

Melgrati: "Con Canepa è mancata una guida. I cittadini di Alassio non guardano all'appoggio politico"

"Canepa non è una guida e ai cittadini non importa chi ha l'appoggio del Presidente della Regione o del consigliere Tizio o Caio. Zavaroni ora con il PD era di Forza Italia. De Michelis prima Lega ora grillino. Parascosso con Casella non concordano neppure su cosa mangiare a pranzo"

Melgrati: "Con Canepa è mancata una guida. I cittadini di Alassio non guardano all'appoggio politico"

Si scalda il clima politico anche se ancora sottobanco, probabilmente in attesa dei risultati delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo dove, anche a livello locale, si cercheranno di capire un po’ gli “umori” degli elettori.

Ad Alassio si fanno i nomi che, ormai sembrano sempre più certi: Marco Melgrati e Enzo Canepa entrambi di centrodestra che rischiano di “dividere” Forza Italia e la destra nella città del muretto. Dall’altro lato Aldo De Michelis che porta avanti la sua candidatura con una lista civica che ricorda il mondo dei 5 stelle, si parla poi di Loretta Zavaroni che per il centrosinistra potrebbe essere un nome che “unisce”, infine più a sinistra, ecco che si parla di Parascosso che potrebbe correre nel gruppo con Jan Casella.

Proprio sullo scontro Forzista (Melgrati Vs Canepa) il Presidente Giovanni Toti afferma: “Capisco le ambizioni di chi ha fatto bene, ma non credo che nessuno si assumerà la responsabilità di dividere il centrodestra”.

Marco Melgrati, ad ogni modo, ha le idee piuttosto chiare: “Il mio problema rispetto ad altri è che io ho un lavoro. Per fare politica a tempo pieno non lo devi avere. Negli anni nei quali ho fatto il consigliere regionale ho fatto una gran fatica, oggi non farei più una esperienza di quel tipo.”

In questo modo Melgrati chiarisce una volta per tutte di non essere alla ricerca di altri ruoli od incarichi e, del resto, ha già rifiutato alcune proposte che gli sono state fatte proprio dal Presidente della Regione Liguria.

Non rinuncia, invece, alla candidatura a sindaco di Alassio “Non avrei mai deciso di candidarmi neanche alle elezioni comunali se il sindaco attuale avesse il gradimento della popolazione, invece vedo che non è così. Tutti i giorni vengo fermato dai cittadini per chiedermi di candidarmi. Ritengo quindi che questa non sia una mia scelta, ma è quasi il mio dovere mettermi a disposizione della mia città che, oggi, sta morendo.”

Continua Melgrati “In una città turistica come la nostra si è arrivati a mettere i prati di plastica, trovo sia inaudito. La città è sporca e disordinata, il verde non è curato. Alassio ha bisogno di poche cose, di ordine perché deve essere un’isola felice dal punto di vista della percezione dei turisti e dei residenti, deve essere pulita e deve avere un arredo urbano di grande livello. Inoltre, naturalmente si devono fare i lavori pubblici che sono necessari e che in questi ultimi 7 anni non ho visto.”

Sulla possibile frattura che si genererebbe nel centrodestra con la sua candidatura afferma:”Io non so se Canepa è del mio partito, so che era iscritto al Pdl, so che viene da Alleanza Nazionale, non so se ha la tessera di Forza Italia, ma non credo che in una elezione comunale alla gente importi qualcosa se uno è dello stesso partito o di un altro. Importa il nome del candidato sindaco ed i nomi dei candidati in lista. Questa è l’unica cosa che importa ai cittadini. Se poi uno ha l’appoggio del presidente della Regione o del consigliere regionale Tizio o Caio penso che ai cittadini di Alassio non importi. Importa sapere che il suo candidato sindaco sia la persona giusta per fare quel lavoro e io credo di esserlo”.

Ad importare quindi sono i nomi, ma quali sono quelli che correranno con Melgrati? “Stiamo valutando dei nomi, ma è presto per uscire allo scoperto. Lo faremo dopo le politiche anche per non avere sovrapposizioni. – ma anticipa – La squadra sarà composta quasi tutta da persone nuove per quanto mi riguarda. Non ci saranno ritorni clamorosi se non forse uno o due. Sicuramente chi ha fatto parte dell’amministrazione Canepa non potrà essere candidato con me.”

Si escludono, dunque, alcuni ripescaggi che sembravano essere “nelle corse” di Marco Melgrati? “Se Canepa non si candidasse, forse, uno o due nomi della sua amministrazione potremmo recuperarli. Sicuramente credo che qualcuno di positivo ci sia in questa amministrazione, credo che sia mancato il manico, la guida che da’ le direttive e l’indirizzo. Se ognuno fa quello che vuole a volte sbaglia. In questi ultimi anni è mancata la figura forte, la personalità, è mancata la decisione quindi anche chi era in buona fede, disponibile e poteva fare, magari ha fatto sbagliando”.

Sugli altri candidati papabili: “Credo che il mio impegno come candidato sindaco sia un impegno a favore dei cittadini. Per me i competitor sono importanti, li tengo in considerazione, ma non temo nessuno. La Zavaroni è stata il mio assessore per nove anni e ricordo che veniva con me alle manifestazioni di Berlusconi sventolando la bandiera “Basta Tasse” di Forza Italia ed era iscritta al partito. Trovarla oggi con l’appoggio del PD mi fa un po’ strano. De Michelis non è un nuovo della politica. È stato in consiglio comunale per poco tempo perché poi per un problema di incompatibilità con una partecipata ha dovuto dare le dimissioni. Era con la Lega ora lo troviamo con i grillini, per lo meno non con il simbolo, ma con il Meetup di Alassio ed anche lui come nuovo fa un po’ sorridere. L’ultra sinistra radicale di Alassio se sceglie Parascosso come candidato fa sorgere dei dubbi. Parascosso è un moderato e non si capisce cosa ci faccia con Jan Casella, credo che non siano d’accordo neanche su cosa mangiano a pranzo come concetto e nella lista pare che ci sia anche il mio amico farmacista Testa. Mi farebbe piacere essere il sindaco e ritrovarmi Testa in minoranza perché i nostri duelli quando erano seguiti in televisione sono stati epici. Se sarò eletto farò proprio due cose per prime: togliere la tassa di soggiorno e rimettere le riprese televisive in consiglio comunale. Credo che sarà divertente per chi ascolterà seguire la vita politica e amministrativa della città e so che, con le riprese tv, la gente partecipava di più”.

Mara Cacace

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