Politica - 29 gennaio 2018, 18:58

Mario Carrara all'attacco contro la "desertificazione" di Pietra Ligure

Il capogruppo della Lista Civica dei Pietresi: "Il comune ha speso ben 52mila per abbattere dei pini sanissimi, senza attenersi a una perizia specialistica di un anno e mezzo prima che offriva ben altri consigli"

Mario Carrara all'attacco contro la "desertificazione" di Pietra Ligure

Esplode nuovamente la rabbia di Mario Carrara, capogruppo della Lista Civica dei Pietresi, contro quella che il consigliere ha già più di una volta, in passato, definito “l’amministrazione che odia il verde pubblico”. E questa volta Carrara usa parole forti, come “desertificazione”, per riassumere i fatti.

Racconta Carrara: “Tutti ricorderanno l’episodio verificatosi il 2 dicembre, quando un albero di pino di quelli che adornano il cortile delle scuole elementari, è stramazzato il suolo. A parte il fatto, non poco rilevante, che io ero passato in quella zona poco più di un’ora prima, e l’albero cadendo avrebbe potuto colpirmi, o come me colpire qualsiasi altro passante con conseguenze che preferisco non immaginare; a parte il fatto che stiamo parlando di una scuola frequentata da bambini e avrebbe potuto verificarsi una vera tragedia, ma fortunatamente non si sono registrati feriti, in realtà la storia risale a molto tempo prima”.

E qui Carrara inizia a riassumere i fatti: “Sono riuscito, seppur in modo non facile, ad entrare in possesso di una perizia articolata su ben 27 pagine che il Comune di Pietra Ligure aveva commissionato ad esperti del settore proprio per verificare le condizioni di salute dei pini delle scuole elementari e zona circostante. I professionisti che avevano curato il trattato consigliavano, per il bene degli alberi, una potatura urgente. Sapete che data recava quella perizia? Agosto 2016. Stiamo parlando di un anno e mezzo durante il quale l’amministrazione comunale non ha fatto niente. Eppure i provvedimenti suggeriti in quella perizia, erano spiegati molto bene: nel testo si sottolineava il fatto che quegli alberi, antichi ormai di più di 80 anni, quindi anche di prezioso valore storico oltre che ambientale, erano sanissimi, non erano affetti dal alcun tipo di fitopatologia. Soltanto, trattandosi di un tipo di pianta che si flette più di altre con il vento, erano consigliati due provvedimenti: una potatura regolare per non appesantire troppo le fronde e, periodicamente, l’abbattimento degli esemplari più vecchi e dai fusti affaticati, non più di un albero o due alla volta, da sostituire immediatamente con piante più giovani. Ovviamente l’amministrazione non ha seguito neanche uno di questi dettami, ha aspettato che si verificasse la catastrofe, cioè il crollo di un pino sotto le raffiche di vento, dopodiché, contrariamente al consiglio dato dagli agronomi di non ricorrere mai a soluzioni drastiche, ha deciso di abbatterli tutti insieme, anche quelli fuori dal perimetro scolastico”.

Prosegue Carrara: “Questa scelta diventa ancora più grave se teniamo conto del fatto che il pino caduto, come mi dicono numerosi frequentatori del quartiere, almeno da una settimana si era piegato in modo significativo e il Comune era stato allertato di questo, ma non era intervenuto”.

Conclude il capogruppo della lista di minoranza: “Con questo sterminio di pini l’amministrazione ha ottenuto un duplice risultato: quello di spogliare un’area verde che, secondo i consigli della perizia, poteva invece essere gradualmente rimpolpata mediante un programma di turn over, e quello di spendere 52mila euro, pagati dai cittadini, per abbattere degli alberi sani, quando in un anno e mezzo dal rilascio della perizia un graduale lavoro di potatura, ricambio e messa in sicurezza avrebbe avuto ben minore impatto monetario. Se poi consideriamo che in salita Trabocchetto sono stati tagliati numerosi cipressi per lo stesso motivo, che sulla passeggiata a mare sono morte 80 palme a causa del punteruolo rosso e che nella rinnovata piazza Vittorio Emanuele II ora ci sono sei alberi, a fronte di 18 presenti prima dei lavori, mi sembra che Pietra Ligure stia cadendo vittima di un programma di desertificazione che di certo non giova a una località turistica rinomata proprio per il clima salubre e l’aria buona”.

Le proteste di Mario Carrara sono state raccolte in una mozione di sette pagine che il capogruppo della Lista Civica dei Pietresi non soltanto presenterà nel prossimo consiglio comunale, ma che intende consegnare anche alla Corte dei Conti. Il testo della mozione si chiude impegnando il sindaco e la giunta a reimpiantare nuovi alberi della stessa specie e di dimensioni adeguate, che abbiano un’altezza di almeno tre metri, laddove siano state tagliate altre piante, in qualsiasi punto cittadino esse siano venute a mancare.

Alberto Sgarlato

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