Attualità - 25 gennaio 2018, 15:00

Tirreno Power, Alcev presenta una petizione al Senato

"Stiamo cercando in tutti i modi di partecipare al processo Tirreno Power con Alcev - spiega l’avvocato Brignone - in quanto soggetti interessati dall'esito, a prescindere da come andrà a finire"

Tirreno Power, Alcev presenta una petizione al Senato

Una petizione di sensibilizzazione con ad oggetto l’ampliamento della categoria dei cosiddetti “Lavori usuranti” e/o gravosi oltre ad una al Senato assegnata alla Commissione permanente. Con questa decisione l’avvocato Nadia Carmen Brignone e l’avvocato Giovanna Tedesco vogliono tutelare l’associazione Alcev (Associazione Lavoratori centrale elettrica di Vado) dalla situazione in cui versa Tirreno Power.

“Stiamo cercando in tutti i modi di partecipare al processo Tirreno Power con Alcev - spiega l’avvocato Brignone - in quanto soggetti interessati dall'esito, a prescindere da come andrà a finire”.

“L’avvocato Brignone ha presentato per la Alcev una petizione al Senato assegnata alla Commissione permanente, alla quale chiederemo audizione, affinché la situazione, molto critica, dei lavoratori Tirreno Power, venga finalmente presa in considerazione ad ogni livello, anche dalla politica, che non può ignorare le conseguenze di questa vicenda sui lavoratori”, continua l’avvocato Tedesco.

In particolare la petizione al Senato ha chiesto di includere i lavoratori che abbiano prestato o prestino attività in unità operative che comprendono parti sottoposte a sequestro cautelare penale, in ragione del paventato disastro ambientale e sanitario) e che si trovino licenziati con le previsioni di ammortizzatori sociali non in grado di accompagnarli alla pensione.

Le petizioni sono state firmate dai lavoratori: Vincenzo Giamello, presidente Ancev, il vicepresidente Ivo Cambone e i segretari Luca Ghersi, Mauro Cedro, Giampaolo Rabellino e Giovanni Maiocco.

Luciano Parodi

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