Attualità - 24 gennaio 2018, 13:37

Savona, il vescovo Marino: ”Un giornalismo che racconti la concretezza della vita nella sua complessità”

Nel giorno di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti: “Scegliete la concretezza nel raccontare la vita del nostro territorio, non trattate le persone come categorie ma come uomini e donne con sogni, vita e passioni”.

Savona, il vescovo Marino: ”Un giornalismo che racconti la concretezza della vita nella sua complessità”

“Un giornalismo che racconti la concretezza della vita nella sua complessità”. Con queste parole il vescovo della diocesi di Savona-Noli Calogero Marino ha accolto i giornalisti invitati nella ricorrenza di San Francesco di Sales, festa a loro dedicata. Un auspicio che don Gero ha offerto ai cronisti locali presenti dopo un momento di preghiera e un caso di fake news arrivato già dai tempi del Vangelo secondo Matteo. “Un tempo mi piaceva fare il giornalista perchè era una cosa che mi appassionava, ora no perchè è troppo rapido, veloce. A Savona manca una visione, ai giovani stessi mancano gli adulti che gli forniscano una visione di speranza”.

Non sono mancate le ‘bacchettate’ del Vescovo, che ha invitato i giornalisti a dare spazio alle buone notizie a discapito delle “bad news” troppo presenti sui giornali: “Noto che si è sempre alla ricerca disperata della notizia, non bisogna cancellarle sia chiaro ma considerare che la vita e la morte, il dolore e la gioia sono strettamente intrecciati”.

Scegliete la concretezza nel raccontare la vita del nostro territorio, non trattate le persone come categorie ma come uomini e donne con sogni, vita e passioni. Ridiamo voce e parola al mondo reale” ha continuato il vescovo Marino.

Non sono mancate alcune parole critiche rivolte al mondo della politica e alla gestione dei migranti e dei poveri: “Ho naturalmente stima dell’impegno del politico ma si tratta di una professione che è degenerata più del giornalista. Al momento non consiglierei a un ragazzo della mia parrocchia di un tempo di candidarsi a un consiglio comunale o di fare il giornalista. I poveri e i migranti sono la carne viva di Gesù, conosco la complessità dell’agire politico, non mi sento di criticare un’amministrazione. Esiste una visione gerarchica della chiesa, la chiesa è il popolo di Dio”.

Il Vescovo ha poi ricordato le belle notizie che il mondo della chiesa offre come la scuola di preghiera, tutti i venerdì dalle 21 alle 22, percorso iniziato a novembre e partito nel quartiere della Villetta di Savona dalla Chiesa Santa Maria Giuseppe Rossello: “Il primo incontro avevo preparato 60 foglietti di preghiera e mi sono ritrovato davanti 400 fedeli, sono rimasto piacevolmente sorpreso, ecco questa è un esempio di un’ottima notizia che purtroppo non è stata scritta, oltre al teatro degli immigrati (Teatro 21), altra realtà importantissima”.

Si tratta dell’arte di accendere la luce, così riusciremo a rendere il territorio meno triste, non si riuscirà a cancellare il male anzi bisogna urlarla ma la speranza è quella di accendere qualche luce” conclude Don Gero.

In chiusura di incontro oltre alla lettura delle parole di Dietrich Bonhoeffer, teologo protestante, morto impiccato nel campo di concentramento di Flossemburg il 9 aprile del 1945, è stato presentato il sito della diocesi di Savona-Noli che in questi giorni verrà aggiornato con diverse novità.

Luciano Parodi

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