Il 31 dicembre è un giorno speciale: un lungo anno si conclude e un nuovo anno inizia… e, tradizione vuole, che il miglior modo per celebrare l’evento sia a tavola! Come concludere alla perfezione la serie di Ricette di Cucina insieme a SuperCheffo (alias Alessandro Pavesio), quindi, se non oggi? Per terminare con gusto e classe, ecco un secondo piatto a base di nasello, cicoria e mela Ambrosia, proteico e dai contrasti e sapori originali: ecco la sua “millefoglie di mela Ambrosia con nasello e cicoria”.
(TRATTO DAL LIBRO, Sezione “Ricette Favolate di Fata Zucchina”
Ricetta di Cucina – “Millefoglie di mela Ambrosia con nasello e cicoria”)
Ingredienti per 2 porzioni
2 mele
2 letti di nasello
mezza cipolla bianca
mezzo pomodoro
olio EVO q.b.
prezzemolo q.b
6 foglie di cicoria
2 cucchiai di yogurt bianco al naturale
2 cucchiaini di maggiorana
Preparazione
Tritare finemente mezza cipolla e tagliare il pomodoro in cubetti piccoli. Far soffriggere la cipolla con un po’ d’olio e, una volta dorata, aggiungere il pomodoro, poi cuocere per una decina di minuti. Unire i letti di nasello e insaporire con un trito di prezzemolo fresco. Proseguire la cottura per una decina di minuti a fiamma dolce, rigirando più volte i letti. Nel frattempo, pulire e detorsolare le mele, poi tagliarle in fette di almeno 1,5 cm di spessore. Lavare la cicoria e condirla con un lo d’olio, lo yogurt e la maggiorana. Nell’impiattamento, alternare una fetta di mela con uno strato di tartare di nasello e insalata.
Il Bugiardino di Fata Zucchina (a cura del servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASL di Asti)
Secondo piatto a base di pesce leggero e saporito. Le proteine del nasello sono arricchite dal buon contenuto di fibra, di vitamina A e di potassio della mela (gruppo colore: bianco) e dal licopene contenuto nel pomodoro (gruppo colore: rosso). Il pesce dovrebbe essere consumato almeno due volte alla settimana: grazie a questa ricetta sfiziosa e ricca di sapore, potrà essere apprezzato più facilmente anche dai bambini.
L’ultimo capitolo della Favola Agricola “Il Mistero del Grandalbero” di Renata Cantamessa vi aspetta domenica prossima, per risolvere finalmente la grande indagine del primo giallo green che ha visto protagonisti frutta e verdura del territorio, capaci di far trattenere il fiato, con ritmo e suspence, a grandi e piccini: il caso è chiuso, Ispettore Cardo Gobbo!
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Dove si può acquistare il Bilibro?
Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia.
Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita?
Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano.
Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro.
Contatti
E-mail: renata@fatazucchina.eu
Sito web: www.fatazucchina.net
Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina
Instagram: @fatacantamessa
Twitter: @RCantamessa
Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina
Chi è Renata Cantamessa?
Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice
di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della
cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio.
Chi è Fata Zucchina?
E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione.
Immagine di Claudio Massarente