Finalese - 29 dicembre 2017, 14:56

Il Movimento 5 Stelle di Finale Ligure: "Una tassa di soggiorno che rappresenta la morte della democrazia"

Il M5S: "Diciamo no a nuovi balzelli e chiediamo maggiore trasparenza sull'utilizzo di questi fondi"

Il Movimento 5 Stelle di Finale Ligure: "Una tassa di soggiorno che rappresenta la morte della democrazia"

Duro attacco del Movimento 5 Stelle di Finale Ligure (rappresentato in consiglio comunale da Davide Badano) in merito all'imposta di soggiorno: "Il 21 dicembre 2017 la Maggioranza di dieci, tra Sindaco, Assessori e Consiglieri, ha definitivamente sostituito la democrazia dei numeri alla vera democrazia popolare, decidendo contro il volere espresso da molti, se non moltissimi.

 

Nonostante la contrarietà della quasi totalità delle maggiori categorie interessate dall'applicazione dell'imposta di soggiorno, partendo dagli Albergatori di Finale Ligure e Varigotti, passando dalle rappresentanze delle maggiori categorie di livello provinciale (Confesercenti, Federalberghi, FAITA, FIAIP, FIMAA, UPA), arrivando all'Associazione dei consumatori/turisti (Assoutenti), che non è stata nemmeno invitata al tavolo della concertazione, nonostante rappresenti le vere "vittime" di questa ulteriore imposizione fiscale, per arrivare in ultimo l'Unione dei piccoli proprietari di immobili di Savona (UPPI), sindacato anch'esso non considerato che rappresenta la categoria dei proprietari di appartamenti ammobiliati ad uso turistico e di case ed appartamenti per vacanza, l'Amministrazione è andata avanti ed ha approvato sia il Regolamento che l'Imposta, con lo scopo, naturalmente non dichiarato, di fare cassa".

Prosegue il Movimento 5 Stelle: "Una cassa misera, per ora, che per il solo 2018 si stima possa essere di 200.000 euro (con applicazione nei soli mesi di Luglio e Agosto) mentre per il 2019 si prevede di applicare l'imposta, a pieno regime, dal mese di Aprile fino a tutto Ottobre, con previsioni di cassa variabili tra i 400 e 500 mila euro. Un'imposta che varrà tra i 0,5 e i 1,5 euro al giorno a persona, fino ad un max di 5 giorni di soggiorno all'interno della struttura e/o appartamento.

 

Il gettito, per almeno il 60% degli introiti, dovrà essere destinato al turismo a seguito di concertazione all'interno di un Comitato, appositamente costituito, mentre la restante parte, massimo il 40%, sarà direttamente nelle disponibilità di spesa del Comune che potrà investirlo a suo piacimento nelle migliorie per la città a scopi turistici... ed è proprio qui il “punto dolente”: in una città come Finale Ligure tutto è turismo e quindi la preoccupazione è anche che questi soldi andranno spesi per tutto, con buona pace del loro vero scopo".

"Come Movimento 5 Stelle - Finale Ligure ci siamo espressi contrariamente a questa nuova imposizione fiscale ed abbiamo fatto bene presente al Sindaco ed alla sua Maggioranza che questa imposta la vogliono solo loro. Ma non c'è stato nulla da fare. Forti dei loro 10 voti sono andati avanti votando a favore dell'introduzione dell’imposta con buona pace della contrarietà di praticamente tutte le categorie coinvolte.

In un periodo di crisi economica, come quello che stiamo vivendo a livello nazionale, pensiamo che aggiungere nuove imposte sia una follia pura, in quanto nuove tasse sono per definizione repressive dell'economia.

Ed ora si andrà a colpire proprio quell'unica economia rimasta, che se non cambieranno le condizioni socio/economiche nazionali, si porrà ancor più in sofferenza, data la mancanza di liquidità monetaria delle famiglie.

A volte una buona Amministrazione dovrebbe fare delle scelte di buon senso e rinunciare alla via più facile e cioé quella di imporre nuove imposte/tasse per sopperire alle spese lavorando su un'oculata spesa.

In un Bilancio per il Turismo, che ha cubato, per l'anno 2017 di 950.000 euro, ci chiediamo se esisteva il bisogno di chiedere ulteriori denari.

Noi pensiamo di no e volevamo invitare l'Amministrazione a scegliere una strada certamente più complicata ma indirizzata ad una gestione di quei fondi, che già destina al comparto turistico, con più oculatezza e con progetti ben definiti tra cui la tenuta dei tre I.A.T.

Si pensi che la sola categoria degli albergatori paga un salasso in I.M.U. (con aliquote all'1% e 0.86%) pari a 1.464.556,63 euro di cui però solo 309.827,06 euro rimangono al Comune (dati I.M.U. 2016) ed allora perché non usare e destinare questi soldi, verso una vera idea di progetto turistico, che punti sulla promozione e l’accoglienza del territorio?

Del budget del 2017 rimarrebbero, tolti i proventi IMU ed il costo del personale (pari a 268.840,00 €) altri 300.000 euro che il Comune potrebbe spendere per quello che sono le sue altre esigenze (contributi alle associazioni ad esempio)".

Conclude il Movimento 5 Stelle: "Noi diciamo basta a nuove tasse e chiediamo di migliorare la destinazione dei fondi, fornire un’analisi sugli investimenti, contingentare i budget, stabilendo con precisione come verranno spesi i soldi pubblici. Prevedere progetti sostenibili nel tempo con una visione organica a medio e lungo termine, accedere a fondi Europei diretti ed indiretti.

A tal proposito abbiamo chiesto, con un emendamento al regolamento, di prevedere un’accurata rendicontazione, sia preventiva che consuntiva, di dove andranno spesi i soldi pubblici derivanti dall’imposta, ciò al fine di garantire un'immediata e maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini, la maggioranza ha naturalmente votato contro".

c.s.

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