“Vengo a conoscenza dagli organi di comunicazione della condanna inflitta dal Tribunale di Savona al Signor Luigi Cavaliere a 7 mesi ed € 100,00 di multa per truffa ai danni della società ATA Spa. Il signor Luigi Cavaliere, per questa vicenda, era stato licenziato da ATA Spa per poi essere reintegrato in servizio dalla nuova amministrazione della società.” spiega l’ex Presidente di Ata spa Sara Vaggi che oggi chiede a gran voce di essere riscattata rispetto agli attacchi subiti su questa stessa vicenda.
Afferma la Vaggi: “Per la vicenda Cavaliere e di un suo collega, ho subito un attacco mediatico e politico vergognoso, unicamente per avere svolto il mio dovere, nell'interesse di ATA Spa, da chi, a quanto pare, la truffava e per questo sono stata “punita”. Chiedo pertanto il giusto riconoscimento del mio operato, sempre corretto ed onesto e chiedo al vicesindaco Arch. Arecco che, sugli organi di stampa, nelle pubbliche assemblee e in Consiglio Comunale ha sempre chiesto a gran voce le teste dei vertici della società, per l'opera di pulizia svolta in ATA Spa, dichiarandosi altresì disposto a sostenere le spese legali del signor Cavaliere, che cosa abbia intenzione di fare alla luce della inflitta condanna.”
Una richiesta rivolta agli esponenti politici ed in particolare al Vicesindaco Arecco dal quale la Vaggi pretende il giusto riconoscimento.
“Si stigmatizza inoltre il fatto che ATA Spa, nel corso del procedimento penale, abbia ritirato la costituzione di parte civile, a quanto pare per cercare di alleggerire la posizione dell'ex dipendente nuovamente reintegrato.” Aggiunge.
Sulle spese legali sostenute nell’ambito del procedimento che ha interessato Cavaliere afferma: “Come più volte si è cercato di chiarire, il signor Luigi Cavaliere era stato condannato dalla Dott.ssa Alessandra Coccoli, Giudice del Lavoro del Tribunale di Savona, alla rifusione delle spese legali a favore di ATA Spa, essendo stata rigettata l'impugnazione dello stesso effettuata al licenziamento.A quanto mi risulta tali spese non sono mai state richieste né tantomeno recuperate, ma il Vicesindaco di Savona, Arch. Arecco, sostenendo l'innocenza del signor Luigi Cavaliere, ha più volte richiesto nelle pubbliche assemblee alla sottoscritta la rifusione delle spese investigative e legali sostenute dalla società per smascherare i dipendenti infedeli”.