Prosegue il percorso di rivalutazione e sviluppo del territorio anche grazie agli incentivi e alle possibilità derivanti dal riconoscimento dell’area di crisi complessa per l'area della Provincia di Savona ricomprendente il Sistema Locale del Lavoro di Cairo Montenotte (che racchiude i Comuni di Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio e Roccavignale), il vadese (i comuni di Vado ligure e Quiliano) e Villanova d'Albenga.
Afferma Giulia Stella segretario generale Cgil: “Il 1 dicembre al Campus di Savona si terrà un convegno dal titolo “Conoscere il territorio contattare il futuro” durante il quale si parlerà proprio di area di crisi complessa. Durante la giornata alla quale parteciperà l’istituto di ricerca nazionale della Cgil si farà un focus sull’analisi del territorio, le sue potenzialità e debolezze in concomitanza dell’avanzamento delle procedure dell’area di crisi.”
Ma ci sono delle realtà concretamente interessate al territorio? Spiega Giulia Stella: “Sicuramente si e gli imprenditori potranno beneficiare degli investimenti a fondo perduto oltre ai progetti di formazione dei lavoratori che dovranno essere ricollocati in queste imprese.”
Nel frattempo, naturalmente, i comuni che rientrano nell’area di crisi complessa non stanno fermi ecco allora arrivare una commessa per Bombardier, continuare la mobilitazione per Piaggio Aerospace, andare avanti il progetto della piattaforma Maersk.
Spiega Giulia Stella: “Bombardier ha ottenuto una commessa importante e l’Italia dovrebbe fare in modo che questa commessa venga prodotto nel nostro paese. Bombardier è una multinazionale e noi dovremmo fare in modo che visto che la commessa è italiana venga prodotta qua .”
“Sul territorio vadese va avanti in modo spedito la costruzione della piattaforma Maersk. Circa un mese fa abbiamo firmato un protocollo rispetto all’occupazione che partirà nel 2019 che prevede una partenza con 350 dipendenti diretti della piattaforma per arrivare a regime con circa 400 persone solo come lavoratori dipendenti. Poi ci sarà tutto l’indotto che intorno a questo progetto si svilupperà” spiega.
Spiega poi Giulia Stella “Nel panorama ligure abbiamo sì avuto la disgrazia di subire un crollo industriale tale per cui ci è stata riconosciuta l’area di crisi, ma al momento le cose incominciano a muoversi anche se lentamente. Registriamo una controtendenza e le organizzazioni sindacali in tal senso hanno fatto un lavoro molto importante di rappresentanza. L’area di crisi non ce l’hanno certo regalata, ma l’abbiamo ottenuta anche attraverso scioperi e battaglie forti. In questo modo abbiamo ottenuto di prolungare gli ammortizzatori sociali (sia la cassa integrazione straordinaria che la mobilità) questo ci ha dato una copertura che non risolve certo i problemi, ma che ci ha garantito una boccata d’ossigeno per continuare a fare un’opera che non si fermerà per recuperare l’occupazione e fare tornare le imprese sul territorio.”
Oltre alle opportunità legate al settore occupazione e lavoro, in prospettiva si guarda anche al territorio ecco allora in vista un potenziamento delle infrastrutture, afferma Giulia Stella “Entro il 31 dicembre di quest’anno si chiuderanno le procedure quindi noi dovremmo arrivare ad un accordo di programma riguardo all’area di crisi che definisca quali saranno le imprese, quali i risultati in termini occupazionali e, non dimentichiamoci, quali saranno gli investimenti non solo produttivi, ma anche infrastrutturali perché sia quello che c’era già in programma (come la piattaforma Maersk a Vado) sia le future imprese che arriveranno in questo territorio avranno bisogno di infrastrutture. Strade e mezzi di accesso. Sarà importante il trasporto su ferro e non solo e parte delle risorse andranno anche in questo obiettivo.”
SU PIAGGIO L'INTERVISTA DI GIULIA STELLA