Il sindaco Mattia Fiorini di Spotorno mette in campo tutte le sue competenze in qualità di ingegnere ambientale e la sua esperienza professionale nei vigili del fuoco per replicare ai consiglieri di minoranza che, recentemente, avevano esposto a più riprese le loro perplessità in merito alla sicurezza strutturale degli edifici scolastici cittadini. Commenta il sindaco: "Nel 2003, con i terremoti della Puglia e del Molise, l’Italia scopre che tutto il territorio Nazionale è soggetto, in misura diversa, a rischio sismico. Prima di allora gran parte dell’Italia, compresa la nostra area, non era considerata a rischio sisma. Il che significa che tutti gli edifici realizzati sino ad al 2003 non sono stati progettati per affrontare un terremoto. Proprio nel 2003, con un ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, diventa obbligatorio far valutare la vulnerabilità al sisma degli edifici strategici, che è il percorso che l’Amministrazione Comunale ha iniziato nel 2012.
L’ordine con il quale compiere le valutazioni di sicurezza è partita da una perizia tecnica commissionata a cavallo tra il 2012 ed il 2013 sugli edifici strategici: scuola elementare, scuole medie e palestra baxie, asilo Berninzoni e sede COC/AIB. Dagli esiti di tale perizia e dei sopralluoghi che ne sono seguiti è stata assegnata una priorità nelle valutazioni sismiche in base alla tipologia di struttura ed alle evidenze esterne. Ad oggi è stata completata la verifica di vulnerabilità sismica delle scuole medie, è in corso quella dell’asilo Berninzoni ed è in affidamento quella per le scuole elementari.
Alle verifiche di vulnerabilità sismica seguirà, se i parametri di sicurezza non saranno ritenuti pienamente soddisfacenti, la progettazione di miglioramento sismico e la programmazione e la realizzazione dei lavori. Questa è proprio la situazione in cui si trova l’edificio delle scuole medie, perfettamente sicuro dal punto di vista statico ma non completamente in grado di rispondere al sisma teorico previsto per gli edifici di questo tipo.
In pratica un edificio comune è dimensionato per resistere ad un sisma che si verifica in media ogni 475 anni, una scuola ad uno che si verifica in media ogni 712 anni, quindi più “raro” ma più intenso. L’edificio è in grado di resistere ad un sisma di intensità pari al 35% di quello di progetto, dove con “resistere” si intende che l’edificio rimane in piedi danneggiandosi ma senza crollare, salvaguardando l’incolumità degli occupanti. Questo valore sarà migliorato con la realizzazione del miglioramento sismico di cui abbiamo appena affidato la progettazione. L’obiettivo è quello di rendere gli edifici sensibili, scuole comprese, più sicure delle nostre stesse abitazioni. Ed è un obiettivo che la nostra Amministrazione si è prefissato e prosegue senza pause.
Le scuole attuali non sono pericolose, nel senso che non versano in stato di pericolosità statica e non possono diventare pericolose per definizione, perché una nuova norma ha imposto carichi sismici, per le nuove costruzioni, molto maggiori del passato. Possono però diventare più sicure, e lo faremo. I tempi però sono dettati dalla complessità delle indagini che comprendono estrazione di materiali dalle strutture con carotaggi e piccole demolizioni, ricerca dei ferri nei cementi armati delle strutture portanti, verifiche di laboratorio sui materiali estratti, ricostruzione della componente strutturale dell’edificio (con ricerca in archivio dei vari progetti presentati a suo tempo) ed infine simulazione al computer della risposta al sisma “di progetto”. Pertanto è stata e sarà nostra cura particolare ridurre al minimo gli altri tempi, quelli della burocrazia, del reperimento delle risorse e della realizzazione degli interventi necessari".