Sabato 18 novembre 2017 alle ore 16.30 presso l'Auditorium di Santa Caterina in Finalborgo Giovanni Murialdo, Istituto Internazionale di Studi Liguri presenta Non Solo Disagi - Porta Testa: scavi e scoperte archeologiche a Finalborgo. Saluto del Sindaco di Finale Ligure, Ugo Frascherelli - Interventi di Marta Conventi, Funzionaria Archeologa Soprintendenza, Michela Tornatore, Archeologa, Mauro Berruti, Storico locale. Seguirà rinfresco.
La cinta muraria di Finalborgo, fatta erigere da Giovanni I Del Carretto a metà del XV secolo dopo le distruzioni genovesi successive alla guerra del Finale (1447-1449), ha subito forti rifacimenti nel corso delle epoche seguenti. Porta Testa è uno dei varchi d’acceso al borgo ancora oggi utilizzata e ben visibile nel tessuto urbano. Questa porta deve forse il nome attuale al fatto che al suo esterno si trovava il patibolo per l’impiccagione dei condannati a morte a cui, una volta constatato il decesso, veniva tagliata la testa poi appesa all’interno di una gabbia sopra la porta quale monito per il popolo. In occasione dei lavori eseguiti nei primi mesi del 2017 per il rifacimento della piazza antistante la Porta, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Liguria, prevedendo il ritrovamento di antichi resti, ha richiesto un’assistenza archeologica che ha permesso di documentare strutture distrutte in passato e recuperare reperti. L’incontro di sabato 18 novembre (ore 16.30, presso l’Auditorium di Santa Caterina in Finalborgo) presenterà alla cittadinanza e a chi vorrà intervenire i risultati di tali indagini archeologiche incrociate con le conoscenze derivate dallo studio della cartografia storica. In sintesi, lo scavo archeologico, seppure con una difficoltà di lettura dovuta alle numerose asportazioni attuate in epoca contemporanea per l’alloggiamento di sottoservizi, ha permesso di mettere in luce importanti testimonianze relative a un antico avancorpo con bastione semicircolare, distrutto nel 1827. Non si conosce la data esatta della costruzione di queste strutture ma, verosimilmente, si può ipotizzare che sia avvenuta tra il 1619 e il 1642 per proteggere la porta medievale dal tiro diretto dell’artiglieria durante la dominazione degli Asburgo di Spagna. Infatti, a partire dalla seconda metà del XVII secolo, e fino alla stesura del Catasto Napoleonico del 1813, la cartografia storica rappresenta, davanti alla porta, un avancorpo, rivolto a nord e disallineato rispetto a Porta Testa, munito di bastione con accesso fiancheggiato da due corpi di guardia. Inoltre, è sempre riportato un ponte, anch’esso chiaramente non in linea con il varco della porta medievale, che, attraversando il torrente Pora, conduceva alla piazzetta antistante l’avancorpo.