Attualità - 31 ottobre 2017, 19:42

Savona, incontro Ata-sindacati ancora nessuna risposta sul piano industriale. Dabove (CGIL): “Faremo un incontro con i lavoratori e decideremo come muoverci”

Presidente di Ata Garassini: “Il disegno è molto chiaro ma ci sono molte cose non semplici, lo erigeremo presto”

Savona, incontro Ata-sindacati ancora nessuna risposta sul piano industriale. Dabove (CGIL): “Faremo un incontro con i lavoratori e decideremo come muoverci”

Quest’oggi alle 12 c’è stato l’incontro tra il consiglio d’amministrazione di Ata e le segreterie delle assemblee sindacali di CGIL, CISL e UIL con l’intenzione di conoscere il piano industriale che anche quest’oggi non è stato presentato.

Sono passate più due settimane dallo sciopero dei lavoratori di ATA del 9 ottobre e il conseguente incontro dei sindacati con il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio con la richiesta della visione di un piano industriale della partecipata comunale il quale continua a far permanere dubbi come l’azienda pensa di risanarsi e come rilanciarsi.

“Anche oggi non è stato fatto un ragionamento complessivo - spiega Fausto Dabove della Fp-Cgil - anche il sindaco si era preso un impegno ma tutto ciò sta venendo meno. Preoccupa che un impegno preso dalle istituzioni non abbia avuto seguito”.

“A un anno dall’insediamento del nuovo Cda e a 5 mesi dall’accordo di maggio non conoscere il piano industriale sembra paradossale -continua Dabove -prossima settimana avremo un’assemblea con i lavoratori e decideremo come muoverci. Chiediamo anche agli altri Comuni interessati dall’azienda che si interessino del caso”.

Il Presidente di Ata Francesco Garassini non sembra essere d’accordo con le parole dei sindacati: “Erigeremo il piano industriale quando avremo tutte le informazioni a nostra disposizione, il disegno è molto chiaro ma molte cose non sono semplici”  

Sono tanti i dubbi che circolano sulla partecipata savonese, al momento sono presenti anche problemi di natura occupazionale, i contratti dei lavoratori sono stati prorogati fino a fine anno ma il taglio delle ore oltre a pesare sulle tasche dei dipendenti ricade sui servizi. Non dimenticando il caso dei parcheggi invenduti di Via Saredo e la revoca del Comune per la gestione dei forni crematori. 

Luciano Parodi

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