Sanità - 25 ottobre 2017, 14:45

Sanità, l'onorevole Giacobbe: "La soluzione non sono i privati"

"Integrare gli Ospedali, ridurre i doppioni è giusto: ma un ospedale come quello di Savona, ad esempio, deve essere dotato delle attrezzature necessarie per salvare la vita delle persone"

Sanità, l'onorevole Giacobbe: "La soluzione non sono i privati"

Lettera aperta dell'onorevole Anna Giacobbe sulla situazione della sanità savonese. "In questi giorni si è parlato di riduzione di sevizi e di cessione ai privati, a proposito della sanità savonese. Altre istituzioni hanno il diritto/dovere di organizzare l’offerta sanitaria, a partire dalla Regione. Anche i sindaci debbano pretendere di avere titolo a decidere insieme. Tutti abbiamo il dovere e la responsabilità di capirei bisogni dei cittadini.

La “Balduzzi”? Deve essere applicata con i margini di flessibilità che contiene per sostenere al meglio la rete savonese: Savona per il bacino di popolazione servito, per il numero degli accessi, per il ruolo di capoluogo, deve avere un ospedale “vero”, in grado di affrontare le emergenze e tutto ciò che compete ad una struttura destinata a chi ha patologie in fase acuta; l’ospedale di Pietra L. si è guadagnato il ruolo di DEA di Secondo Livello (per altro mai completato nella sua dotazione di strutture) e ha al proprio interno eccellenze, che rischiano di essere via via impoverite; abbiamo un’area disagiata come la Valle Bormida, investimenti in strutture nuove, come ad Albenga, che devono essere utilizzate.

I problemi di equilibrio economico e di efficienza non si risolvono affidandoli agli operatori privati: a maggior ragione se si pensa alla gestione dell’emergenza, legando a questo il mantenimento del pronto soccorso e il ruolo di “ospedale” a Cairo e Albenga. Chi gestisce il punto di accesso decide quanto e per cosa si spende.

Integrare gli Ospedali, ridurre i doppioni è giusto: ma un ospedale come quello di Savona, ad esempio, deve essere dotato delle attrezzature necessarie per salvare la vita delle persone, quando ce ne sono le condizioni, e la regola deve essere che si spostano gli operatori e non i malati. Vedremo in dettaglio il Piano di Riorganizzazione Aziendale dell'ASL, ci sarà modo di discutere e di valutarne i contenuti nelle prossime settimane". 

Il testo integrale della lettera potete trovarlo al link

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