Incidenti mortali in Val Bormida: "Vogliamo sostituire il guardrail 'della morte'"

La morte di Natascia Bartolini (vedi articolo) riporta l’attenzione sul tema della sicurezza stradale in Val Bormida ed in particolare proprio sulla Strada Provinciale 29 tra Dego e Piana Crixia.

Un lungo rettilineo, seguito da una serie di curve che hanno, letteralmente, mietuto vittime. Tanti, troppi gli incidenti gravissimi, quello a Natascia, al motociclista torinese Giovanni Mannarino (vedi articolo) e prima ancora, questa volta a Carcare la piemontese Elisabetta Desole (vedi articolo).

Questi solo gli ultimi incidenti mortali accaduti in territorio valbormidese, in alcuni casi le amministrazioni hanno deciso di puntare sulla sicurezza stradale, ecco l’attraversamento pedonale (vedi articolo) a Cosseria sul rettilineo della 28 bis a Case Lidora, ma anche la nuova rotatoria di Vispa.

Afferma Ned Täubl del Gruppo Antipolitico Savonese: “Riteniamo che vi sia un problema legato alla non conformità delle protezioni. Io e Danila Beninca siamo riusciti ad avere una collaborazione con l’Onlus Ami associazione motociclisti incolumi di Parma ed interagendo con loro abbiamo evidenziato la pericolosità della curva nella quale sono avvenuti numerosi incidenti. All'interno dell’Onlus ci sono nel direttivo degli ingegneri che hanno progettato un guardrail “salva motociclisti”. Entro breve formuleremo all'ufficio tecnico di Dego la richiesta di un intervento che faremo a nostre spese. Nei prossimi giorni affisseremo uno striscione nella curva con il logo delle nostre associazioni e chiederemo a tutti gli uffici tecnici del comprensorio savonese di poterci effettuare le modifiche del caso nei tratti più pericolosi!”.