Questo pomeriggio a Villanova d'Albenga i parlamentari Pd Anna Giacobbe e Franco Vazio hanno incontrato le rappresentanze sindacali dello stabilimento di Villanova della Piaggio, e i sindaci rispettivamente di Albenga e Finale Pietro Balestra e Ugo Frascherelli.
Proprio la deputata di Vado Anna Giacobbe ha voluto spiegare l'attuale situazione: "L’azienda già oltre un anno fa aveva annunciato un piano industriale inaccettabile per i lavoratori e per il nostro territorio. Le notizie circolate in queste settimane su ipotesi di cessione, oltre che dei “motori”, delle produzioni velivolistiche non militari, descrivono un quadro preoccupante, che i rappresentanti dei lavoratori e i sindaci hanno richiamato anche nell’incontro di oggi. Il Governo è impegnato ad esercitare i “poteri speciali” di cui dispone, sia per tutelare gli interessi nazionali in una attività strategica, sia per salvaguardare quel patrimonio industriale e l’occupazione, e a proseguire nel sostegno alle attività di Piaggio attraverso commesse di lavoro e contributi per le attività di ricerca".
Permangono molti dubbi sul piano industriale messo in campo e sulla posizione di Leonardo Finmeccanica: "Rimane non motivata proprio sul piano industriale, la determinazione dell’azienda a procedere allo scorporo della divisione motori e, a quanto ora si dice, della produzione del P180 - prosegue la Giacobbe - è giusto insistere sull’integrità dell’azienda: intanto perché ci vuole una soluzione per tutti i lavoratori e nessuna parte del patrimonio industriale che c’è in Liguria deve andare disperso o portato altrove: e poi, è stato proprio quell’assetto che ha consentito sino ad oggi di andare avanti, di superare le fasi critiche, di “essere” la Piaggio. Altro fatto da considerare: Leonardo “appare” e “scompare”: anche questo è un punto da verificare e chiarire. Si tratta di un soggetto che avrebbe titolo, sul piano industriale e delle tecnologie, ad occuparsi delle prospettive di una azienda come Piaggio Aero, sia per la parte velivoli che per la parte motori".
"Ci siamo impegnati a tornare nei prossimi giorni a discutere insieme sull’evolversi della situazione - conclude l'onorevole Giacobbe - e a sollecitare che il MISE ascolti le ragioni delle organizzazioni sindacai e dei rappresentati dei cittadini del territorio, dopo oltre un anno dall’incontro dell’agosto 2016".