Attualità - 30 settembre 2017, 18:00

Confraternite di portatori di crocefissi e casse patrimonio Unesco? Tutto è nato a Spotorno

Una grande opportunità per tutelare una nobile tradizione di spessore culturale, storico, artistico, religioso e turistico

immagine di repertorio

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Un Ordine del Giorno presentato dai consiglieri regionali di Forza Italia Claudio Muzio e Angelo Vaccarezza, e sottoscritto in modo “bipartisan”da diversi schieramenti, da destra a sinistra (i gruppi Liguria Popolare, Giovanni Toti Liguria, Lega Nord e Partito Democratico), vedrà la Regione Liguria sostenere il Priorato delle Confraternite nell’iter che porterà alla presentazione della domanda all’Unesco per inserire il rito di portare le casse e i crocifissi in processione nel patrimonio dell’umanità.

Pochi sanno, però, che questa storia ha inizio qualche anno fa partendo dal Comune di Spotorno. Abbiamo infatti incontrato Gianfranco Fazio e Marco Peluffo, della Confraternita Santa Caterina e Santissima Annunziata, promotori dell’iniziativa. Racconta Fazio: “Tutto è scaturito da una semplice conversazione tra amici, appassionati di storia e di tradizioni. L’iter è iniziato a novembre del 2013, quando abbiamo sottoposto la proposta alla nostra Confraternita, ed il direttivo a sua volta l’ha presentata al Direttivo Provinciale delle Confraternite e poi a quello Regionale. Le Confraternite di Santa Caterina e Santissima Annunziata, riunite già da secoli, rappresentano una vera e propria istituzione con 400 anni di storia. Nel corso di questi quattro anni abbiamo contattato il Cardinale Bagnasco, che ci ha fatto ricevere dal suo segretario, il quale ci ha fatto sapere che il Cardinale avrebbe garantito il suo appoggio all’iniziativa. All’epoca l’assessore regionale alla cultura era Angelo Berlangieri, che ci ha ricevuti in tempi molto brevi dopo la nostra richiesta e ha mostrato il suo interessamento. Nel frattempo l’amministrazione regionale è cambiata e il Priorato Regionale ha incaricato il Priore Giannelli di Sestri, che si è attivato con la Regione. La vicenda è stata presa a cuore da Angelo Vaccarezza, che fa egli stesso parte di una Confraternita a Loano, e il resto è storia di questi giorni”.

Proseguono Fazio e Peluffo: “La tradizione dei portatori di crocefissi e dei portatori di casse è una cosa tutta tipicamente ligure, che nei secoli è arrivata a lambire solo alcune zone del Basso Piemonte, che si porta avanti nel Nizzardo (che un tempo era ligure) e che viene coltivata ancora nel Boca, il quartiere ligure di Buenos Aires, in Argentina. Sappiamo che l’Unesco tutela i cosiddetti ‘beni immateriali’, quei tesori culturali che possono spaziare dal canto dei pastori sardi, ai pupi siciliani, fino alla tradizione di liuteria di Cremona. Quindi riteniamo che l’attività delle Confraternite meriti un posto in questo elenco. E ci auguriamo vivamente che la tutela da parte dell’Unesco risvegli nuovo interesse da parte dei più giovani, favorisca il ricambio generazionale e mantenga viva la nostra tradizione ancora per molti anni. L’approvazione in consiglio regionale speriamo che sia il primo passo verso l’ottenimento del patrocinio Unesco”.

Concludono i due confratelli: “Noi ovviamente, siamo fortemente credenti. Ma riteniamo che questa nostra tradizione sia qualcosa che va oltre il culto: c’è un forte valore storico, perché parliamo di qualcosa che si tramanda da secoli, valore artistico, perché i crocefissi e le casse sono oggetti di grande bellezza, valore religioso, naturalmente, perché per i fedeli è un momento importante, valore culturale, proprio in virtù della sua unicità e, non dimentichiamolo, anche valore turistico, perché la maggior parte delle processioni si tiene in estate e i villeggianti da altre zone dell’Italia e del mondo restano sempre estasiati nell’assistere a questo momento di fede del quale non erano a conoscenza”.

Aggiunge l’assessore ai servizi sociali del Comune di Spotorno, Davide Delbono: “Ero a conoscenza di questo iter e come amministrazione comunale ci siamo fatti carico di riprendere il discorso, sollecitandone l’interesse da parte della Regione. Ne ho parlato con Angelo Vaccarezza, che si è unito a Muzio nel promuovere questa iniziativa. Ringrazio Vaccarezza per l’interessamento e tutti i gruppi politici regionali che l’hanno votata, sostenendone lo sviluppo. Tutto ciò cade nel quattrocentesimo anniversario dalla fondazione della Confraternita, il cui atto di fondazione è datato 1617. Riteniamo che sia una bella coincidenza e che i confratelli siano custodi di un grande patrimonio storico, artistico e culturale. Come amministrazione sentiamo molto questa realtà, io stesso sono figlio di ex-Priore e il nostro consigliere delegato alla cultura Gian Luca Giudice è egli stesso un confratello”.

Alberto Sgarlato

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