Dopo lo scontro politico, ci pensa la parte tecnica dei comuni dell’ambito del golfo dianese e andorese, a cercare di trovare la quadra sulla convenzione voluta dalla Provincia per lo smaltimento dei rifiuti dal 2021.
Ieri, su proposta della segretaria delle Province di Imperia e Savona, Giulia Colangelo si sono riuniti infatti i segretari comunali dei comuni interessati che hanno stilato una nuova bozza di convenzione dopo quella bocciata dal Comune di Diano Marina, il cui Sindaco Giacomo Chiappori ha più volte dichiarato le proprie perplessità, non tanto sulla formazione dell’ambito in sé, ma quanto sulla necessità di individuare un soggetto tramite gara. La proposta era stata bocciata all’unanimità dal Consiglio che aveva poi votato l’acquisizione delle quote Ata, la società di Savona che si occupa dello smaltimento rifiuti a Diano.
Chiappori, come ha più volte dichiarato, vorrebbe un affidamento in house tramite una società costituita dall’ambito composto dai dodici comuni che ne fanno parte.
Su questo punto è nato lo scontro con gli altri sindaci, che nel frattempo avevano stipulato la convenzione. In particolare, lunedì scorso, durante un ulteriore incontro sul tema, il Sindaco della città degli aranci si era scontrato con quello di Andora Mauro Demichelis, che in una nota diffusa poco dopo la riunione, aveva invitato il collega a “smetterla di fare i capricci”, in quanto “L’iter per il progetto per il servizio di raccolta rifiuti del bacino Andorese e Dianese applica la normativa, è trasparente e condiviso dalla maggior parte dei comuni”.
Dopo il successivo incontro tra i segretari comunali, Chiappori ha ripreso fiducia nella possibilità di un accordo. “Ringrazio la segretaria Giulia Colangelo che si è adoperata per rimettere insieme le cose. – ha detto a Sanremo News – So che le parti si rivedranno lunedì. Mi sembra si sia aperto uno spiraglio sulla gestione in house attraverso una società che anziché utili distribuisca servizi. Un’occasione imperdibile secondo quanto mi è stato riferito dal direttore generale del Ministero dell’Ambiente”.
Dopo la parte tecnica toccherà di nuovo a quella politica confrontarsi per trovare un nuovo accordo, e in quel caso potrebbero arrivare nuove sorprese.