Caso Malaria, Ciangherotti: "Pd freni immigrazione incontrollata". Di Tullio: "Si trasforma da Dr. Jekyll a Mr. Hyde"

Una bambina di 4 anni in Trentino muore di malaria. E il capogruppo albenganese di Forza Italia e consigliere provinciale Eraldo Ciangherotti parte da questo spunto per alimentare la polemica: “Inammissibile morire di malaria in Italia oggi. Il governo del Pd fermi l’immigrazione incontrollata subito”.

Il commento non piace a Livio Di Tullio, da sempre attivo nel Pd di Savona, all’interno del quale ha ricoperto nel tempo diverse cariche istituzionali: “Premesso che il mio rapporto con Eraldo Ciangherotti è molto cordiale, non ho nessun attrito con lui. Come tutti i medici anche il Ciangherotti medico è sempre molto attento e non trae conclusioni senza conoscere come si sono svolte le cose. E in questo caso la vicenda è ancora tutta da chiarire. Ma purtroppo il Ciangherotti medico si trasforma da Dottor Jekill a Mr. Hyde quando cede il passo al Ciangherotti politico. Sono temi delicati, sarebbe opportuno in primis rispettare il dolore della famiglia e non speculare sul dolore e sulla salute pubblica per fare propaganda elettorale”.

Replica Eraldo Ciangherotti: “La storia della bimba di Trento ha come pista di valutazione la compresenza in ospedale di due bimbi africani malati di malaria, giunti in ospedale per farsi curare. Nessun infettivologo ha escluso il collegamento di un contagio attraverso zanzara. La stessa cosa si può replicare in qualsiasi momento. Nei primi di settembre sono entrati circa una trentina di extracomunitari in Italia affetti da malaria. No a una immigrazione incontrollata, e non intendo soltanto nei numeri ma anche nelle patologie. Lo stesso ospedale di Albenga ha già ospitato diversi casi di extracomunitari affetti da tubercolosi. E la malaria in Italia era stata sconfitta da decenni”.