Attualità - 31 agosto 2017, 10:42

Apre un centro d'accoglienza straordinario a Spotorno

La struttura di via Imperia è stata attivata dalla Prefettura di Savona

Apre un centro d'accoglienza straordinario a Spotorno

Dal 1° settembre a Spotorno aprirà un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) attivato dalla Prefettura di Savona in cui verranno ospitati 8 richiedenti asilo. Il CAS verrà allestito in un appartamento in via Imperia, di proprietà di un privato che l’ha messo a disposizione per l’accoglienza dei richiedenti asilo.

L’ente gestore sarà Cooperarci che ha comunicato al Sindaco la locazione dell’immobile; il Comune da parte sua si è subito attivato per le verifiche di competenza e dal sopralluogo effettuato l’appartamento è risultato a norma. Gli 8 richiedenti asilo che saranno ospitati nel C.A.S. di Spotorno sono in Italia da oltre sei mesi, sono in regola con le prescrizioni sanitarie di legge e le vaccinazioni e già in possesso di qualifiche linguistico-formative. L’ente gestore si occuperà dei servizi di accoglienza, mettendo a disposizione un coordinatore e un mediatore linguistico-culturale.

Inoltre Cooperarci, in un’ottica di collaborazione attiva, ha proposto al Comune di Spotorno un protocollo di intesa per attivare dei percorsi di volontariato in cui i richiedenti asilo svolgeranno mansioni di pubblica utilità, sotto la supervisione degli Uffici comunali, analogamente alle attività che stanno svolgendo da alcuni mesi a Spotorno i richiedenti asilo ospiti della Fondazione L’Ancora a Noli e Quiliano. Il protocollo con l’ente gestore prevede altresì la possibilità di assumere una persona, individuata dall’Amministrazione Comunale, per l’attività di tutoraggio dei richiedenti asilo.

Su questo punto, nei prossimi giorni, il personale dei servizi sociali contatterà per un colloquio i cittadini che vertono in situazioni di difficoltà, ma che hanno competenze e titoli adeguati a svolgere la mansione. I nominativi di coloro che verranno selezionati saranno proposti a Cooperarci per l’assunzione.

Con l’attuale CAS la quota di richiedenti asilo che possono essere insediati sul territorio comunale (17 secondo la quanto previsto dal Ministero) non è raggiunta e in caso di emergenza il numero di ospitanti dei CAS può essere incrementato ulteriormente dalla Prefettura. L'Amministrazione Comunale ha quindi deciso di partecipare al bando del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) del Ministero degli Interni, al fine di regolare il numero di presenze ed evitare l’apertura di nuovi CAS.

Lo SPRAR è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Tra i maggiori incentivi per i Comuni offerti dallo SPRAR, vi sono la clausola di salvaguardia, ovvero il blocco di apertura di nuovi centri per l’accoglienza da parte della Prefettura sul territorio comunale, e la gestione diretta della struttura da parte del Comune.

Il Comune beneficerà anche di una serie di incentivi e avrà la possibilità di liberare delle risorse che potranno essere reinvestite per implementare le attività dei servizi sociali dedicate ai cittadini in difficoltà, ad esempio incrementando il fondo comunale di sostegno dalle locazioni. Lo SPRAR prevede altresì la possibilità di convertire il CAS esistente, utilizzando anche una struttura di proprietà comunale che può venire ristrutturata con un finanziamento del Ministero.

Una volta terminato il progetto, tale struttura dovrà essere messa a disposizione del Comune per finalità sociali, ad esempio emergenze abitative o appartamenti di edilizia residenziale sociale che saranno destinati ai cittadini più bisognosi.

c.s.

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