Dopo la fase dei test, da venerdì saranno attivi i tutor sull’autostrada A10. I due strumenti di rilevazione della velocità sono stati posizionati fra Varazze ed Albisola e fra Savona e Celle Ligure e scatteranno al superamento dei 110 km/h per i veicoli e 70 per i mezzi pesanti.
Questo strumento, in base alle statistiche risulta particolarmente efficace e, già dopo il primo anno di funzionamento, sulle strade dove è stato installato si è registrato una diminuzione del tasso di incidentalità ( -50% del tasso di mortalità e -27% del tasso di incidentalità con feriti).
Le aree d'installazione del sistema sono state individuate in base al numero di incidenti e lo scopo è quello preventivo, per creare un deterrente contro le velocità più elevate.
Ma come funziona un Tutor?
Quando il veicolo attraversa il primo portale, il sensore rileva la tipologia di veicolo (camion, automobile, bus, moto, etc.) e attiva la telecamerache rileva targa e registra la data e l’ora del passaggio. Alla fine della tratta in analisi il sensore del portale d’uscita si comporta allo stesso modo di quello all’entrata, rilevando targa del veicolo,data e ora del passaggio. Un sistema centralizzato abbina in seguito i dati rilevati dai due sensori, quello di entrata e di uscita, determinano la velocità media (il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato nel percorrerlo) di ciascun veicolo. Ovviamente tiene conto dei limiti di velocità specifici di ciascunatipologia di veicolo transitato.
In caso di violazione, il sistema interroga automaticamente il database della Motorizzazione Civile per risalire all’intestatario del veicolo. La Polizia Stradale accerterà la violazione e successivamente il sistema si occuperà di compilare, stampare e avviare la procedura di notifica al trasgressore. I dati relativi ai veicoli la cui velocità media non supera quella consentita vengono automaticamente eliminati.