"Regione Liguria non ha ancora provveduto ad adeguare ARPAL alla nuova normativa nazionale sul sistema a rete di protezione dell’ambiente." A denunciarlo stamane in consiglio regionale, con un’interrogazione all’assessore Giampedrone, è il capogruppo di Rete a Sinistra / Liberamente Liguria Gianni Pastorino. "La Liguria è una delle poche regioni che non ha ancora recepito la legge 132/2016, promulgata oltre un anno fa ed entrata in vigore lo scorso gennaio. Un provvedimento fondamentale per incrementare le tutele ambientali e la capacità di intervento a fronte di calamità naturali. In particolare la legge introduce i LEPTA, ossia i livelli essenziali di tutela ambientale uniformi per tutto il Paese: un grande passo avanti – dichiara Pastorino -. A maggior ragione, è indispensabile che ARPAL sia messa in condizioni idonee e che il nuovo sistema sia attivato al più presto, considerati i tristi primati della nostra regione sul fronte alluvioni e dissesto idrogeologico. Molto presto potremmo avere bisogno del nuovo sistema a rete, e in questo senso la regione deve essere protagonista".
L’assessore Giampedrone annuncia la presentazione di un nuovo testo di adeguamento, che dovrebbe essere approvato dalla giunta prima della pausa estiva. "Una buona notizia, che però conferma un ritardo conclamato. Ma è assurdo che, ancora non molto tempo fa, la giunta abbia introdotto riforme su ARPAL senza tenere conto della nuova normativa nazionale: l’ultimo ddl approvato dal centrodestra, infatti, risale a novembre 2016; erano già passati 5 mesi dalla promulgazione della legge 132/2016, impossibile non accorgersene - commenta Patorino -. I LEPTA entreranno in vigore entro quest’anno, quindi ci aspettiamo che le prossime mosse della giunta precorrano i tempi; perché il sistema va messo in piedi, non si costruisce da solo".
"Preoccupante la clausola di invarianza finanziaria. In parole povere l’attuazione della legge nazionale non deve comportare ulteriori spese. Un altro problema per cui la regione dovrà trovare una soluzione – conclude Pastorino -. In definitiva, il personale di ARPAL aspetta risposte che tardano ad arrivare. Il ruolo coperto dall’agenzia, ma soprattutto il grande lavoro svolto dai dipendenti, non possono essere vanificati dai ritardi della politica".