"Le 3 sigle confederali dei Vigili del Fuoco CGIL Funzione Pubblica Vigili del Fuoco, FNS CISL e UIL PA Vigili del Fuoco hanno pubblicato in data 27 Giugno 2017 una nota unitaria di protesta in relazione ai fondi stanziati per assunzioni extra di personale a tempo indeterminato nell’anno 2017" spiegano i sindacati.
"La pregressa carenza di organico di cui soffre il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco quantificata in circa 3.500 unità rispetto alla dotazione organica teorica, unitamente alla previsione per i prossimi anni di un consistente numero di pensionamenti (che vanno necessariamente preceduti da una attenta e preventiva programmazione delle immissioni in ruolo) e all’acquisizione delle competenze in materia di lotta attiva agli incendi boschivi (che ha determinato un incremento della dotazione organica teorica di sole 390 unità rispetto alle 1.000 quantificate in fase di stesura del D.lgs.19 agosto 2016, n. 177), rischiano di determinare un grave pregiudizio rispetto all’esigenza di una piena funzionalità del Corpo Nazionale".
Proseguono: "In un simile contesto risulta particolarmente preoccupante la misera quota parte (10,25%), riconosciuta ai Vigili del Fuoco, del fondo di cui all’art. 1 comma 365 della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di stabilità) destinato al finanziamento delle assunzioni straordinarie di tutte le Amministrazioni dello Stato. Tale percentuale, quantificata dal criterio della dotazione organica teorica delle diverse Forze di Polizia, risulta pertanto riduttiva rispetto a particolari necessità che non possono essere valutate mediante l’esclusivo ricorso ad un dato meramente statistico".
"A riprova di quanto appena sostenuto vi è la posizione del Ministro Minniti che ha rappresentato al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione la necessità di destinare al piano delle assunzioni straordinarie per i Vigili del Fuoco (pari a 569 unità) almeno 23.000.000 di euro a regime. Occorre, inoltre, evidenziare l’impatto mediatico negativo che avrebbe sull’opinione pubblica e sul Governo stesso un provvedimento di ripartizione estremamente penalizzante per il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco dopo che l’intera popolazione ha avuto modo di apprezzare l’impegno profuso dal personale nelle emergenze che hanno flagellato il Paese".
"Passata l’emergenza terremoto, passata l’emergenza neve, passata l’emergenza Rigopiano, perché il governo deve attendere che accada qualcosa di eclatante e di tragico prima di poter agire? Eppure roghi ed incendi sono già all’ordine del giorno ed il Corpo Nazionale, dopo la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, si ritrova con le competenze AIB in più, ma con uomini e mezzi in meno , ed esigenze in termini di risorse umane reali e tangibili".
"Sulla base di quanto premesso: si chiede dunque di incrementare la percentuale destinata al Corpo Nazionale dal 10,25% ad almeno il 21%.; un potenziamento extra di nr. 1000 unità per far fronte alle competenze AIB ereditate dall’ex Corpo Forestale; di assumere nell’anno corrente 2017 “almeno” le 900 unità annunciate più volte dal Ministro Minniti, dal Sottosegretario Bocci e dal Capogruppo alla Camera dei Deputati Rosato; di prorogare nella prossima legge di stabilità a graduatoria Concorso Pubblico 814 Vigili del fuoco (D.M n. 5140 del 06/11/2008) al 31.12.2018 assicurandone il suo esaurimento come più volte annunciato dal Governo".
"Il nostro invito alla politica è quello di, non più sollecitare ma agire, non più chiedere ma fare! Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non può permettersi ulteriori limitazioni in ambito di fondi stanziati (anzi!) Confidiamo nel senso di responsabilità della politica e delle istituzioni stesse per dare compimento al progetto di esaurimento della graduatoria 814 Vigili del Fuoco" concludono i sindacati.